Daniele mori' folgorato contro i cavi di un traliccio dell'Enel durante la raccolta delle ciliegie. Dopo una lunga battaglia legale sono stati risarciti i familiari del giovane di Pannarano morto folgorato nel mese di giugno 2016.
Così ha stabilito nello scorso mese di aprile il Tribunale di Avellino che ha accolto la domanda dei familiari ed ha condannato l'Enel al risarcimento dei danni in favore dei congiunti per la morte del proprio familiare.
Accolte dunque le argomentazioni degli avvocati Francesco Pagnozzi e Fabio D'Alessio che avevano chiesto la condanna dell'Enel per responsabilità nell'esercizio di attività pericolose. Il tutto basato sull'esistenza di una servitù di elettrodotto che imponeva all'Enel il controllo, la manutenzione e la messa in sicurezza dei cavi elettrici.
"Si ricordi - spiegano i legali che assistono i familiari - che la giovane vittima rimase folgorata a seguito del contatto della scala usata per la raccolta di ciliegie con i cavi elettrici che si erano intersecati con i rami e che l'Enel avrebbe dovuto tagliare per garantire l'incolumità dei lavoratori terrieri. Dello stesso avviso è stata anche la Corte di Appello di Napoli, la quale diversi giorni fa ha rigettato la richiesta di sospensione della sentenza avanzata dall'Enel non ravvisando alcun vizio nella decisione del Tribunale di Avellino e ciò ha indotto l'Enel a provvedere a risarcire i familiari mettendo la parola fine alla tragica vicenda".