Le rompe il naso a pugni, lei fugge sanguinante: un 53enne a giudizio

Benevento. Ad ottobre il processo per l'uomo, accusato di minacce, lesioni, rapina ed estorsione

le rompe il naso a pugni lei fugge sanguinante un 53enne a giudizio
Benevento.  

E' stato rinviato a giudizio dal gup Vincenzo Landolfi, così come chiesto dal pm Stefania Bianco, per minaccia, lesioni, rapina ed estorsione. Sono le accuse contestate ad un 53enne di Castelpagano, che a febbraio era stato colpito dal divieto di avvicinamento, con braccialetto elettronico, ad una 48enne di nazionalità straniera con la quale aveva intrattenuto una breve relazione.

Difeso dall'avvocato Danilo Riccio, l'avrebbe schiaffeggiata e pugni, poi le avrebbe strappato dal collo una collana d'argento e, minacciandola di morte, l'avrebbe costretta a dargli 150 euro. La poverina era riuscita a fuggire e a dare l'allarme. I fatti risalgono al dicembre 2023, il 53enne aveva respinto gli addebiti e fornito una diversa ricostruzione quando era stato interrogato spiegando che i contatti, nati  su fb, si erano limitati  inizialmente ad uno scambio di messaggi. Poi si erano conosciuti di persona ed avevano iniziato una frequentazione sfociata nella convivenza. La permanenza sotto il tetto del 53enne era però durata poco, fino alla giornata del 3 dicembre 2023.

Lui l'aveva ripercorsa dal mattino, quando entrambi erano venuti a Benevento per fare spesa alimentare. La donna – aveva proseguito - era poi entrata in un negozio ed aveva scelto un indumento intimo che lui aveva pagato, senza però sapere di cosa si trattasse, quindi l'aveva vista acquistare due candele rosse, non immaginando – aveva affermato- che non servissero ad allontanare le zanzare ma a creare un'atmosfera speciale. L'aveva capito quando, una volta a casa, lei le aveva accese ed aveva indossato quel capo di abbigliamento.

Secondo il 53enne, che, sorpreso, le avrebbe detto che voleva fare sul serio e non avventurarsi in una scappatella, lei avrebbe cominciato a chiedere di essere accompagnata perchè voleva andare via. A seguire, visibilmente ubriaca, avrebbe afferrato un coltello preso sul tavolo della cucina, e a quel punto lui avrebbe tentato di spingerla all'esterno dell'abitazione.

Una manovra nel corso della quale – aveva concluso – potrebbe averla colpita. Una volta in strada, la 48enne, munita di una valigia e sanguinante,  era stata soccorsa da due passanti che avevano allertato i carabinieri ed il 118. Per la malcapitata una prognosi di 30 giorni per la frattura delle ossa nasali, conseguenza dei pugni ricevuti. Il processo partirà il 29 ottobre.