“Da Assessore all’ambiente all’epoca dei fatti contestati posso definitivamente pronunciare la parola fine sulla vicenda dei 'Pini' di Viale degli Atlantici della città di Benevento”.
Così l'avvocato Gerardo Giorgione, all'epoca dei fatti assessore all'Ambiente del Comune di Benevento interviene dopo la sentenza pronunciata oggi dal giudice del Tribuanle di Benevento (LEGGI ALTRO ARTICOLO) per l'inchiesta sul taglio di 12 pini al viale Atlantici per la quale erano stati chiamati in causa un dirigente e funzionario del Comune che sono stati ora assolti.
“Nota vicenda – ricorda Giorgione - che ha sicuramente travalicato il limite del 'politicamente corretto' da parte di una schiera di concittadini 'radunati a comitato civico' (ad onor del vero comitati e sottocomitati anche in disaccordo tra di loro) che preferirono le vie della Procura della Repubblica, piuttosto che quelle amministrative ove comunque avrebbero perso, intasando 'inutilmente' la macchina della giustizia.
Forse i ricorrenti alla Procura della Repubblica speravano che un’indagine giudiziaria avrebbe potuto arrestare 'l’intollerabile' (ironia) scelta amministrativa dell’Ente locale, e della Giunta in senso stretto, di pianificare l’abbattimento dei pini di Viale Atlantici, Via Fratelli Rosselli e zona Pacevecchia al momento individuati come pericolanti; azione definita una vera e propria sciagura ambientale e culturale, poiché si abbattevano alberi di caratura monumentale, anche perchè ricadenti nel perimetro del centro storico della città.
Rammento ai costituti comitati (che all’epoca nascevano come i funghi) che gioirono anche al sequestro dei 352 Pini ordinato dalla procura, cadendo in un mutismo selettivo quando fu in dieci giorni 'annullato', riponendo poi le speranze nella condanna dei tecnici e magari di qualche assessore nell’istaurando processo penale.
Insomma i comitati gioivano commossi al sequestro preventivo, si trinceravano nel silenzio assoluto all’annullamento del sequestro (vittoria dell'azione della giunta Mastella e della mia scelta da assessore), poi la speranza di una condanna nel processo penale per riprendere “fiato”.
Ma oggi 27 giugno 2024, finalmente la assoluzione perchè il fatto non sussiste dopo un lungo processo penale a carico del funzionario agrotecnico Giovanni Zollo e dell’allora dirigente dott. Andrea Lanzalone.
In pratica, la costituita parte civile ha subito una ulteriore sconfitta – spiega ancora l'avvocato Giorgione -. Magari, nel rispetto della giustizia, potrebbero ammettere quanto meno di aver esasperato gli animi e di aver esagerato negli attacchi alle scelte amministrative che, invece, sono state sempre ponderate e dettate da esigenze di tutela della collettività piuttosto che da capricci propagandistici.
L’istruttoria dibattimentale, con ben sette esperti in scienze forestali e di arboricoltura, testimoni di polizia giudiziaria, testimoni facenti capo al Comitato civico 'Giù le mani dai pini', esame degli stessi imputati, ha posto fine alla tenue speranza dei comitati di strepitare ancora contro l’amministrazione dell’epoca. Il Tribunale di Benevento ha pronunciato sentenza di assoluzione per entrambi gli imputati per tutti i fatti contestati, accogliendo le argomentazioni in fatto e in diritto dei difensori degli imputati (Avvocati Danilo Ricco e Sergio Rando), ai quali lo scrivente avvocato rivolge un sentito ringraziamento ed i complimenti perchè grazie alla loro maestria e puntualità processuale, è stata confermata la regolarità della scelta amministrativa dell’epoca e la 'liceità' dell’azione. Sono infine convinto – conclude l'ex assessore - che i rappresentanti del comitato sapranno parimenti ammettere di aver sbagliato il modus operandi”.