Individuare la causa della morte e stabilire se il paziente abbia ricevuto tutta l'assistenza necessaria. Sono le domande alle quali dovranno dare una risposta, entro novanta giorni, il medico legale Francesco La Sala e i dottori Vincenzo Pilone (chirurgo) ed Antonio Perna (anatomopatologo), scelti dal pm Chiara Maria Marcaccio per l'autopsia di Emanuele, il 39enne di Tortoreto, in provincia di Teramo, deceduto domenica sera – come anticipato da Ottopagine – all'ospedale Fatebenefratelli.
Questa mattina l'affidamento dell'incarico – subito dopo il via all'esame – in una udienza nel corso della quale i familiari della vittima, rappresentati dall'avvocato Antonio Paolo, hanno indicato come loro consulente il dottore Luca Scogamiglio. Nessun specialista di fiducia, invece, per i tre chirurghi indagati, difesi dagli avvocati Vincenzo Regardi, Andrea Tranfaglia, Alfonso Della Rocca e Livia Migliorelli.
Sposato e padre di tre figlie in tenera età, Emanuele si era sottoposto anni fa ad un intervento di bypass gastrico per la riduzione del peso. Secondo una prima ricostruzione, si era ricoverato ed il 2 febbraio aveva subito una nuova operazione - anche alla moglie era stato praticato un intervento dello stesso tipo - che, a distanza di qualche giorno, ne avrebbe richiesto un'altra. Poi sarebbe stato trasferito in rianimazione, dove sarebbe rimasto per un paio di settimane, fino al decesso. L'inchiesta era stata avviata dopo la denuncia presentata ai carabinieri, da qui la fissazione dell'autopsia.