Ha sostenuto di non ricordare nulla del furto. Ero in stato confusionale, ero in ospedale dopo una lite in casa, ha aggiunto Angelo Liberti, 41 anni, di Benevento, arrestato dai carabinieri per il raid in un bar di piazza Risorgimento.
Difeso dall'avvocato Fabio Russo, è comparso questa mattina dinanzi al giudice Graziamaria Monaco per la direttissima, aperta dalla convalida del fermo e dalla rimissione in libertà del 41enne, passato dai domiciliari all'obbligo di firma, al quale peraltro si trovava già per il furto di un'auto.
La difesa ha chiesto ed ottenuto per lui una perizia psichiatrica, affidata al dottore Teofilo Golia, il processo proseguirà il 13 dicembre.
Come si ricorderà, i militari erano risaliti a lui attraverso le immagini delle telecamere dopo aver visionato le immagini del locale, del quale il 41enne avrebbe mandato in frantumi la vetrata d'ingresso con un sasso. Una volta all'interno, avrebbe forzato il registratore di cassa e si sarebbe impadronito di 110 euro, dandosi poi alla fuga.
Nell'abitazione dell'uomo erano stati recuperati gli indumenti che avrebbe indossato durante l'incursione, il 41enne presentava delle ferite alle mani, che si sarebbe procurato durante l'incursione, considerate “compatibili con le tracce di sangue repertate all’interno del bar”.