Per evitare il sequestro di 24 immobili li ha ceduti alle sue due figlie

L'indagine sul sindaco di Campoli, Tommaso Nicola Grasso

per evitare il sequestro di 24 immobili li ha ceduti alle sue due figlie
Benevento.  

Per evitare il sequestro di 24 immobili li ha ceduti alle sue due figlie, una delle quali neppure tredicenne, simulando una compravendita: viene contestato questo al sindaco di Campoli del Monte Taburno, Tommaso Nicola Grasso (avvocato Mario Izzo), perquisito alcuni giorni fa perchè finito con altre persone al centro di un'indagine della Procura di Napoli e della Guardia di Finanza su una maxi frode da 150 milioni di euro, messa a segno nel settore della commercializzazione degli idrocarburi.

Il contratto di compravendita - scrive l'Ansa- con il quale il possesso dei 24 immobili passava da Grasso e la moglie alle loro due figlie risale al 16 maggio 2019 e annovera il diritto di abitazione per marito e moglie: le ragazze avrebbero dovuto corrispondere 180mila euro in 72 rate. Lo stesso giorno, inoltre, sono state, fittiziamente secondo gli inquirenti, trasferiti sempre con una compravendita alla figlia più grande della coppia, un'abitazione di Roma, di proprietà di una società, per un valore di poco superiore a 212mila euro (da pagare in 32 rate da 2500 euro).

Un anno prima alla ragazza era stato trasferito il 47% delle quote di quella stessa società. Tra le anomalie rilevate dai finanzieri figura anche l'enorme discrepanza tra il prezzo della compravendita e il valore degli immobili che, secondo una stima, si aggirerebbe complessivamente in 1,3 milioni di euro, e l'impossibilità da parte delle figlie di poter corrispondere le rate pattuite in quanto una minore di 13 anni e l'altra, sebbene più grande, priva di reddito.