Era imputato di truffa, falso e ricettazione, è stato assolto dal giudice Monaco perchè il fatto non sussiste. E' la sentenza per U. I., un 36enne di Benevento – difeso dall'avvocato Antonio Leone-, al quale le accuse erano state contestate come collaboratore di una società.
Secondo gli inquirenti, avrebbe intestato un contratto di attivazione di telefonia mobile, intestato alla Tim, relativo a cinque utenze. In particolare, un contratto sul quale era riportata la firma apocrifa di una donna, che l'aveva disconosciuta.
In questo modo avrebbe indotto in errore la società per la quale collaborava in relazione all'identità delle persona alla quale intestare le utenze, incassando la provvigione e la somma di circa 100 euro addebitata alla malcapitata. Il Pm aveva chiesto per lui la condanna a 4 mesi.
Assoluzione con la stessa formula anche per C.D. A., un 65enne di Paduli, accusato di falsa dichiarazione, anch'egli difeso dall'avvocato Antonio Leone.