Perquisito il sindaco di Campoli, Grasso, sequestrati alcuni suoi beni

Inchiesta della Procura e della finanza di Napoli su una frode nel settore degli idrocarburi

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Benevento.  

Lo hanno perquisito e gli hanno sequestrato alcuni beni: tra gli altri, orologi e alcuni conti correnti. Nel mirino della Procura e della guardia di finanza di Napoli è finito Tommaso Nicola Grasso, sindaco di Campoli Monte Taburno.

Si tratta di una delle undici persone che, come recita l'Ansa, sono state chiamate in causa dall'inchiesta su una frode da 150 milioni di euro messa a segno nel settore della commercializzazione degli idrocarburi.

Grasso, difeso dall'avvocato Mario Izzo, è stato tirato in ballo perchè ritenuto uno degli amministratori di fatto della Petrolifera Italiana, la società al centro della frode, fallita nel 2020. Grasso ne era socio, aveva ceduto le sue quote tra il 2016 ed il 2017.

A suo carico l'ipotesi di reato di trasferimento fraudolento di valori. Avrebbe ceduto fittiziamente parte del proprio patrimonio immobiliare ai figli minorenni al fine di eludere i sequestri. Una cessione avvenuta nel 2019, prima del fallimento della Petrolifera Italiana.

Tra gli indagati anche un commercialista di Torre Annunziata, Luigi De Maio, ritenuto in rapporti con i vertici di due clan di camorra (anche loro indagati) coinvolti, e già arrestato nell’ambito dell’operazione Petrol Mafia (filone di Reggio Calabria).