Minacce, pugni e calci a gogò. "Dove è, lo schiatto di mazzate": in 8 a giudizio

Benevento. Gli imputati sono di Montesarchio, Ceppaloni e San Martino Valle Caudina

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Montesarchio.  

Il pm Maria Dolores De Gaudio ha disposto per tutti la citazione diretta a giudizio, che prevede, in base alla riforma Cartabia, una udienza pre-dibattimentale dinanzi al giudice Fallarino. Si va in aula il 17 novembre per un appuntamento che consente alla difesa di ricorrere ai riti alternativi ed obbliga il giudice a decidere se procedere con il dibattimento o emettere una sentenza di non luogo a procedere nei confronti di otto persone – quattro sono anche parti offese- chiamate in causa dalle indagini su alcuni episodi violenti tra il 4 ed il 6 marzo del 2017 a Montesarchio.

Si tratta di un 43enne, un 59enne, un 40enne, un 53enne, un 35enne ed un 40enne di Montesarchio, e di un 41enne di San Martino Valle Caudina ed un 35enne di Ceppaloni. L'elenco delle contestazioni si apre con quella di lesioni che un 43enne avrebbe causato, con schiaffi e pugni, ad un 53enne, che sarebbe anche stato minacciato. “Dì a tuo padre che appena lo vedo lo schiatto di mazzate”, avrebbe detto al figlio minore del 53enne. Quest'ultimo, a sua volta, è accusato di aver aggredito il 43enne, costretto a far ricorso alle cure dei medici dell'ospedale di Sant'Agata dei Goti.

Il 41enne di San Martino, il 59enne, un 40enne di Montesarchio ed il 35enne di Ceppaloni sono invece ritenuti responsabili di aver colpito con pugni e calci un 35enne ed un 40enne di Montesarchio, facendoli finire sulle fioriere installate all'esterno del bar – danneggiati gli arredi esterni - di cui sono titolari, e poi una 51enne, centrata alla schiena da un calcio.

I tre sarebbero poi stati minacciati: “Vi spacchiamo le gambe, vi ammazziamo, non vi facciamo più uscire di casa”. Il 35enne ed il 40enne sono imputati, a loro volta, di una aggressionendi cui avrebbe fatto le spese una 60enne di Montesarchio, alla quale erano state strette le mani al collo; inoltre, era stata presa per i capelli e strattonata. Rivolgendosi a lei e ad una 39enne, avrebbero minacciato un 43enne. “Addo sta, lo dobbiamo uccidere, oggi dobbiamo fare una strage...".

Sono impegnati nella difesa gli avvocati Marianna Febbraio, Pierluigi Pugliese, Massimiliano Cornacchione e Giovanni De Blasio.