C'è anche un agente penitenziario sannita, originario della Valle Caudina, tra le 56 persone coinvolte nell'indagine della squadra mobile e della Procura di Biella sullo spaccio di stupefacenti nel locale carcere. Un blitz sfociato nell'applicazione di 53 misure cautelari che hanno colpito detenuti e loro familiari e sei poliziotti: tre ai domiciliari, altrettanti sospesi dall'esercizio del lavoro. Difeso dagli avvocati Antonio Castiello e Francesco Alosi, l'indagato sannita era già finito all'attenzione delle cronache alla fine dello scorso anno, quando era stato arrestato per una ipotesi di cessione di droga.
Secondo gli inquirenti, la presunta attività di spaccio sarebbe stata organizzata da alcuni detenuti che con la compiacenza delle guardie carcerarie erano in grado di introdurre all’interno del penitenziario 200 pasticche di Subutex a settimana (un farmaco utilizzato per curare la dipendenza da oppioidi), un chilo e mezzo di hashish da rivendere a 60 euro al grammo. Oltre alla 'roba', anche Smartphone di ultima generazione, in vendita a 1500 euro l’uno.
Le tariffe stabilite dai capi dello spaccio per “i cavalli blu”, come erano soprannominate in gergo le guardie penitenziarie, si aggiravano tra i 600 e i 1500 euro a pacco in base al tipo di droga: eroina, cocaina, crack, hashish, marijuana, Subutex e anabolizzanti.
Ogni piazza di spaccio, governata da un capo diverso, all’interno di una specifica sezione vendeva solo un tipo di droga. Una spartizione capillare del territorio e delle sostanze, resa possibile non solo dagli agenti compiacenti, ma anche grazie alla partecipazione dei detenuti che avevano più libertà di movimento all’interno della prigione.
La droga e i cellulari entravano nascosti nei pacchi postali con mittente fittizio, attraverso i lanci dal muro di cinta, venivano portati dai familiari al colloquio oppure entravano con l’ausilio della polizia penitenziaria.
I capi dello spaccio si avvalevano anche della collaborazione dei detenuti in permesso esterno, minacciandoli e tenendoli sotto scacco: vittime di estorsioni hanno inviato delle lettere anonime in procura decidendo di collaborare con gli investigatori della Mobile .
Spaccio droga nel carcere Biella, coinvolto anche agente penitenziario sannita
L'indagato, della Valle Caudina, era già stato arrestato alla fine del 2022
Benevento.