Quei drammi silenziosi, non giudichiamo chi sceglie di togliersi la vita

Pensieri in libertà

quei drammi silenziosi non giudichiamo chi sceglie di togliersi la vita
Benevento.  

Nella nostra provincia l'hanno fatto in quattro in meno di un mese. Età diverse come le singole storie, tutte accomunate, purtroppo, dalla lunghissima scia di dolore che si sono lasciate alle spalle. E dalla convinzione, maturata in ciascuna delle persone che si sono tolte la vita, che si trattava dell'unica soluzione possibile. Scelte terribili, si resta senza fiato dinanzi alla determinazione che accompagna la decisione di chiudere per sempre i conti con la propria esistenza.

Dati angoscianti che non vanno confinati soltanto alla dimensione privata, perchè chiamano in causa la nostra comunità e l'interrogano sulla sua capacità di intuire i segni delle difficoltà e di non assistere passivamente ai drammi degli altri.

Una vita spezzata rimanda ad un sistema che non è stato in grado di aiutarla quando ne aveva bisogno, che non ha saputo includerla e l'ha messa da parte perchè rappresentava una crepa nel nostro fragile muro di certezze. Un atteggiamento che ci spinge a voltare lo sguardo dall'altra parte e a non guardare in faccia una realtà nella quale è sempre più crescente il disagio provocato dalle più disparate cause.

Siamo consapevoli di essere diventati più deboli e più soli, ma respingiamo con forza la possibilità che qualcuno non riesca a fronteggiare la sua condizione. Una sorta di autodifesa, un comprensibile riflesso egoistico che, moltiplicandosi, mina alla base la necessità di uno sforzo che tenda alla comprensione di quanti mostrano una debolezza psicologica che li rende estremamente vulnerabili. Un nodo intricato che pensiamo di aggirare 'sparando' giudizi sommari, quando la cronaca restituisce i casi di suicidio, su chi ha stabilito che non valeva più la pena di andare avanti.

Uomini e donne come noi, non solo numeri che gonfiano un archivio. Persone che dovevano essere supportate, magari non sarebbe cambiato alcunchè rispetto al tragico epilogo, ma il macigno piazzato sulla sensibilità collettiva sarebbe stato senz'altro meno pesante ed opprimente.