Mandati pagamento Asl: truffa prescritta, pena ridotta a Pisapia e Russo

Benevento. La sentenza della Corte di appello

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Benevento.  

La dichiarazione di intervenuta prescrizione del reato di truffa (anche tentata) per quattro imputati e la rideterminazione della pena per due di loro. E' la sentenza della Corte di appello nel processo a carico delle persone condannate nell'ottobre del 2019 dopo essere state coinvolte nel troncone iniziale, quello dei mandati di pagamento, dell'inchiesta sull'Asl della guardia di finanza.

Nel mirino degli inquirenti, la somma di 1 milione e 400mila di euro che l'Azienda sanitaria avrebbe sborsato a sei società tra giugno 2009 e aprile 2012 per prestazioni che non sarebbero mai state eseguite o lo sarebbero state solo parzialmente.

In particolare, la prescrizione è scattata per Felice Pisapia, 53 anni, di Salerno, ex direttore amministrativo dell'Azienda sanitaria; Federico Russo, 76 anni, di Torre Annunziata, all'epoca dirigente dell’Unità operativa Farmaceutica dell’Asl, .Michele Galietta (1 anno e 4 mesi in primo grado per truffa), 45 anni, di Melizzano, ex amministratore di diritto della società ‘Migapi Soluzioni, Giulio Carpinelli (8 mesi per tentata truffa), 56 anni, di San Marco dei Cavoti, già rappresentante legale della Modisan.

Per Pisapia e Russo, che rispondevano anche di peculato (appropriazione di beni acquistati dall’Asl e forniti da due società: un Ipad e due Samsung Galaxy Tab), la pena è stata stabilita in 3 anni per Pisapia e in 2 anni per Russo, contro, rispettivamente, i 4 anni e i 2 anni e 5 mesi decisi dal Tribunale di Benevento.

Confermati il risarcimento dei danni in favore dell'Asl, parte civile, e la sanzione di 300 quote, per un importo di 77mila euro, per la ‘New Center sas’, mentre la Corte ha revocato a Carpinelli e Galietta la pena accessoria dell'incapacità di contrattare per tre anni con la pubblica amministrazione.

Sono stati impegnati nella difesa gli avvocati Vincenzo Regardi (per Pisapia), Elio D'Aquino (per Russo), Vincenzo Sguera (per Galietta) ed Angelo Leone (per Carpinelli).

In primo grado, come si ricorderà, il Tribunale aveva anche assolto l'amministratore di una società e dichiarato prescritto l'addebito di truffa a carico di altri quattro, due dei quali avevano impugnato la sentenza, che è stata però ribadita.