Assolti per non aver commesso il fatto. E' la sentenza della Corte di assise di appello per Giuseppe Massaro (avvocati Angelo Leone e Mario Palmieri), 58 anni, di Sant'Agata dei Goti, e Generoso Nasta (avvocati Orlando Sgambati ed Angelo Raucci), 33 anni, di San Felice a Cancello, condannati all'ergastolo per l'omicidio di Giuseppe Matarazzo, il 45enne pastore, di Frasso Telesino, che la sera del 19 luglio del 2018 era stato ucciso a colpi di pistola dinanzi alla sua abitazione alla contrada Selva.
Massaro era accusato di aver fornito la 357 Magnum, detenuta legalmente, che avrebbe fatto fuoco -era stata ritrovata dopo un mese dai carabinieri nella cassaforte di casa - e la Croma che avrebbe guidato Nasta.
Accolte, dunque, le richieste delle difese, disattese quelle del pg e degli avvocati Antonio Leone e Tullio Tartaglia, legali delle parti civili, che avevano sollecitato la conferma del carcere a vita, stabilito il 6 ottobre del 2021 dalla Corte di assise di Benevento, per i due imputati, rimessi in libertà: erano in carcere dal 28 dicembre del 2018.
Si tratta di un omicidio al centro delle indagini del pm Francesco Sansobrino e dei carabinieri, che, secondo gli inquirenti, ha come sfondo una vicenda drammatica: un mese prima di essere ammazzato, Matarazzo aveva terminato di scontare una condanna a 11 anni e 6 mesi perchè riconosciuto responsabile di abusi sessuali ai danni della 15enne che il 6 gennaio del 2008 si era tolta la vita impiccandosi ad un albero.
Una storia terribile, un delitto che avrebbe come movente la vendetta, rispetto al quale mancavano ancora il mandante ed il killer. E sul quale, ora, la Corte di appello ha rimesso all'indietro le lancette dell'orologio anche rispetto a quanto in primo grado era stato definito.