La sospensione condizionale della pena, che in primo grado non era stata concessa, e la revoca dell'obbligo di firma al quale era sottoposto. E' la sentenza della Corte di appello per Manuel Maturo (avvocato Antonio Leone), 20 anni, di Benevento, uno dei giovani – l'altro, minore all'epoca, è stato ammesso alla messa alla prova- chiamati in causa dalle indagini del sostituto procuratore Francesco Sansobrino e dei carabinieri sull'accoltellamento di due cittadine cinesi avvenuto il 7 aprile del 2021 nell'appartamento delle donne in via Sant'Antonio Abate, a poca distanza dall'Arco di Traiano.
Nel settembre dello scorso anno Maturo era stato assolto dal Tribunale dall'accusa di tentato omicidio e condannato a 2 anni e 2 mesi, per tentata rapina, senza il beneficio della sospensione della pena.
Secondo gli inquirenti, i due, col volto coperto da un cappuccio e da una mascherina chirurgica, e muniti di coltello,sarebbero entrati nella casa ed avrebbero minacciato le malcapitate per farsi consegnare il denaro che avevano. Poi, di fronte alla loro opposizione, le avrebbero colpite ed erano scappati. Una delle straniere era stata ferita all'emitorace sinistro, l'altra all'altezza della spalla dello stesso lato.
Come si ricorderà, Maturo ed un17enne erano stati arrestati in due diversi momenti.
Nel corso dell'interrogatorio, l'allora 18enne aveva affermato che quella sera aveva solo intenzione di fare sesso, e che il minore lo aveva accompagnato. Una volta nell'abitazione, aveva aggiunto, entrambi avrebbero chiesto un rapporto in cambio dei 50 euro di cui Maturo era in possesso. Il 18enne si sarebbe appartato in una stanza, dalla quale, sentendo gridare, sarebbe uscito ad un tratto, scoprendo che la straniera rimasta con il 17enne era a terra, sanguinante.
Lui – aveva proseguito – si sarebbe spaventato, al punto da decidere di andar via con il minore che, però, avrebbe colpito con un coltello anche la seconda donna, che aveva cercato di fermarli. Quanto all'arma, ritrovata nel suo zaino, aveva precisato che era del suo compagno di avventura, che gli aveva chiesto di custodirla.
Del tutto diversa la ricostruzione offerta dal 17enne, che aveva sostenuto che sarebbe stato Maturo a proporgli di rapinare le due straniere, ammettendo di aver puntato contro le straniere il coltello, che a suo dire gli sarebbe stato strappato dalle mani dal 18enne che, temendo che le vittime avessero una pistola, l'avrebbe usato contro una di loro, non contro entrambe.