Cerca di sapere quanti soldi la moglie ha alle Poste, l'impiegato lo denuncia

Benevento. Rito abbreviato, un 76enne assolto dall'accusa di tentata violazione della privacy

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Benevento.  

Il fatto non è previsto dalle legge come reato. E' la formula con la quale il gup Gelsomina Palmieri ha assolto, al termine di un rito abbreviato, un 76enne che abita in un centro a pochi chilometri da Benevento.

Difeso dall'avvocato Sergio Rando, era accusato di aver tentato di violare la privacy della moglie, dalla quale era di fatto separato all'epoca dei fatti. Risalivano al dicembre 2021, quando l'uomo avrebbe cercato di sapere dall'impiegato di un ufficio postale a quanto ammontasse la somma di denaro depositata sul conto della coniuge.

L'addetto Pt aveva detto no, denunciando l'accaduto. Punto di partenza di una indagine che era sfociata in un decreto penale di condanna al quale la difesa si era opposta, con richiesta di rito abbreviato.

Questa mattina la discussione, con il Pm che si era espresso per l'assoluzione del 76enne perchè il fatto non sussiste, in linea con le conclusioni dell'avvocato Rando. Poi la decisione del giudice, con l'assoluzione, come detto, perchè il fatto non è previsto come reato.

La stessa persona era già stata assolta nel maggio dello scorso anno, sempre in un rito abbreviato, dall'addebito di maltrattamenti, ravvisato in presunti atteggiamenti prevaricatori, offese continue e ripetute all'onore e alla dignità della donna, alla quale – secondo la Procura - avrebbe rinfacciato di essere una nullatenente, a differenza di lui che è un possidente, e una poco di buono perchè ragazza madre.