"L'ha portata a Napoli, poi ha abusato di lei": un 32enne condannato a 3 anni

Benevento. Rito abbreviato, la sentenza del gup Vinetti

l ha portata a napoli poi ha abusato di lei un 32enne condannato a 3 anni
Benevento.  

Prima l'esame dell'imputato, poi la discussione: il Pm aveva chiesto la condanna a 3 anni, il legale della parte civile si era espresso per la dichiarazione di responsabilità dell'imputato, del quale la difesa aveva sollecitato l'assoluzione.

Intorno alle 15 la sentenza del gup Pietro Vinetti: 3 anni, con rito abbreviato, a Daniel Sierge Basile (avvocato Antonio Bruno Romano), 32 anni, origini ivoriane e residenza a Benevento, tirato in ballo dall'inchiesta sulla violenza sessuale di cui sarebbe rimasta vittima una trentenne di nazionalità straniera (è assistita dall'avvocato Olimpia Rubino), ospite di un centro di accoglienza.

Per lui anche il risarcimento dei danni, la liquidarsi in separata sede, in favore della parte civile, e il pagamento di una provvisionale di 5mila euro alla stessa. Il 24 febbraio, secondo quanto previsto dalla riforma Cartabia, potrà decidere se scegliere l'applicazione delle pene alternative.

Si tratta di una vicenda al centro di una indagine del pm Licia Fabrizi e dei carabinieri, scandita anche da un incidente probatorio, che nel gennaio del 2022 era sfociata in una ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari a carico del giovane, che era poi stato rimesso in libertà, con l'obbligo di firma tre volte a settimana, il 1 febbraio, dopo l'interrogatorio di garanzia.

Secondo gli inquirenti, dopo averla condotta in auto a Napoli il 20 novembre del 2021, avrebbe proposto alla ragazza, durante il viaggio di ritorno, di avere rapporti, come segno di gratitudine. Poi, di fronte al rifiuto, l'avrebbe costretta a subire atti sessuali, impedendole di gridare e chiedere aiuto. Lei era riuscita a scendere, un'automobilista l'aveva notata mentre camminava a a piedi, scalza, lungo l'Appia, ad Airola, ed aveva dato l'allarme.

Una ricostruzione alla quale l'allora 31enne aveva opposto la sua, sostenendo, contrariamente a quanto affermato dalla donna, che la conosceva già in precedenza, come dimostrerebbe una foto che li ritrae durante una festa uno accanto all'altra, a luglio.

Daniel aveva aggiunto che sarebbe stata lei a chiamarlo – come sarebbe capitato anche il giorno successivo all'episodio contestato- per chiedergli di accompagnarla in macchina a Napoli. Lui avrebbe inizialmente detto no, poi aveva cambiato idea. I due si sarebbero dati appuntamento a Montesarchio, da dove erano partiti alla volta del capoluogo partenopeo, diretti al mercato africano nei pressi della stazione ferroviaria, dove lei aveva comprato alcuni prodotti, anche uno per gli occhi

Inoltre, aveva escluso avances nei suoi confronti, parlando di una lite che sarebbe scoppiata in auto mentre rientravano. Ad innescarla sarebbe stata l'improvvisa comparsa della somma di 1300 euro che lei avrebbe tirato fuori da uno zaino.

Denaro di cui il 31enne avrebbe chiesto la provenienza, da qui lo 'scontro' terminato quando lui, dopo aver accostato la vettura, l'avrebbe fatta scendere ed era ripartito. Una lite accompagnata da una colluttazione che a suo dire spiegherebbe i graffi sul volto e sul collo, un occhio ed uno zigomo tumefatti per la ragazza.