Quando lei, che lo aveva notato mentre stava andando alle Poste, ha visto, rientrando in casa, che la porta del bagno, lasciata aperta, era chiusa, ha immediatamente avvertito i poliziotti, che aveva già allertato in precedenza. Gli agenti hanno dapprima chiesto ad altra voce se in quell'abitazione ci fosse qualcuno, poi, controllando le stanze, lo hanno sorpreso dietro la porta della camera dei figli, che ha cercato di bloccare con i piedi.
E' lì che si era nascosto un 46enne di Benevento, finito agli arresti domiciliari per stalking ai danni della moglie, dalla quale si sta separando. Aveva uno zaino contenente una bottiglia di birra, un paio di forbicine, nessuna traccia, invece, di un'accetta. Difeso dagli avvocati Benedetta Masone e Luigi Guarino, all'uomo vengono contestate numerose condotte di natura persecutoria ai danni della coniuge, assisti dall'avvocato Davide D'Andrea.
Comportamenti che avrebbe mantenuto dal novembre del 2022, quando lei aveva avviato le pratiche per la separazione, fino allo scorso 19 gennaio, scatenati anche dall'uso dell'alcol. L'indagato avrebbe seguito la malcapitata nei suoi spostamenti, anche sul luogo di lavoro, si sarebbe introdotto nell'appartamento che aveva lasciato, le avrebbe inviato una serie di messaggi e in un'occasione si sarebbe fatto vedere armato di un'accetta.
Comparso dinanzi al gip Pietro Vinetti, ha offerto la sua versione, sostenendo di essere entrato nell'abitazione perchè, senza una fissa dimora, aveva bisogno del bagno. Al termine dell'udienza di convalida, il giudice lo ha rimesso in libertà con il divieto di avvicinamento alla parte offesa.