Per oltre 40 anni ha indossato la toga di magistrato, conquistata arrivando secondo in Italia al concorso e primo a quello per uditore giudiziario. Due risultati ai quali teneva particolarmente perchè frutto degli studi ai quali si era dedicato, diventando uno degli allievi prediletti del professore Capozzi.
Daniele Cusani, 96 anni a luglio, origini solopachesi ma da sempre a Vitulano, se ne è andato questa mattina. Una carriera prestigiosa, la sua, iniziata a Napoli nel settore civile e poi proseguita a Benevento. Era lui il presidente del collegio del Tribunale (a latere i giudici Bruno Rotili ed Alfonso Bosco) che il 20 ottobre del 1972 aveva assolto, perchè il fatto non costituisce reato, Pierpaolo Pasolini, imputato per il reato di spettacolo osceno, dopo la proiezione in anteprima nazionale, il 2 settembre, presso il cinema Comunale di Benevento del film “I racconti di Canterbury”. La decisione aveva riguardato anche il produttore Alberto Grimaldi e Salvatore Iannella, gestore del cinema, assolti con l'identica motivazione.
Nel 1973 il Tribunale sannita era stato tra i primi ad istituire la sezione Lavoro alla quale era stato assegnato il dottore Cusani, che aveva ricevuto un encomio per la produttività. Presidente della Sezione penale, fino alla fine del 1993- gli anni della cosiddetta Tangentopoli sannita - Cusani è stato Procuratore della Repubblica: un incarico al quale era seguita la pensione.
Era vedovo, lascia cinque figli (altri due sono scomparsi prematuramente): Claudio, notaio, Flavio, giudice a Benevento, Fabrizio, musicista, Fulvio e Duilio. Domani i funerali.