Ex immobile Inps, tra gli indagati anche dirigenti e funzionari comunali

Benevento. Oltre ai tre destinatari del provvedimento di sequestro

ex immobile inps tra gli indagati anche dirigenti e funzionari comunali
Benevento.  

Non ci sono soltanto i destinatari del sequestro preventivo tra gli indagati per l'ex immobile Inps. Il dato, a conoscenza degli interessati, emerge infatti da una richiesta di proroga dell'attività investigativa di carabinieri e guardia di finanza avanzata dal pm Assunta Tillo, che riguarda due dirigenti e funzionari del Comune di Benevento ed un architetto nei confronti dei quali sono state prospettate, a vario titolo, le ipotesi di abuso d'ufficio e falso.

Nello stesso documento compaiono poi, sempre per una ipotesi di abuso d'ufficio ed una di violazioni edilizie, due delle tre persone alle quali è stato notificato il provvedimento con il quale, su richiesta del pm Patrizia Filomena Rosa, che ha ereditato l'indagine, il gip Pietro Vinetti ha apposto i sigilli all'area del cantiere: Giovanni Romaniello, 66 anni, di Pietradefusi, procuratore speciale della 'Car. Bet srl' , la società proprietaria, e un 89enne di San Giorgio del Sannio, al quale si aggiunge una 77enne di Pietradefusi, entrambi amministratori della 'Car. Bet srl'.

Come è noto, il sequestro è scattato per l'addebito relativo alle violazioni edilizie: secondo gli inquirenti, “l’intervento di sostituzione edilizia mediante demolizione e ricostruzione del complesso immobiliare dismesso sarebbe eseguito in virtù di un permesso di costruire ritenuto illegittimo in quanto rilasciato: ai sensi del cosiddetto "Piano Casa", nel caso di specie inapplicabile e previa erronea classificazione dell'area come urbana degradata”.

I lavori sono relativi alla costruzione di due blocchi: uno residenziale (60 alloggi distribuiti per 5 piani fuori terra, comprensivi di esercizi commerciali suddivisi in 12 unità, 61 box auto oltre i locali tecnici e 46 posti auto scoperti); l'altro commerciale (due strutture di vendita), procedendo alla demolizione del complesso immobiliare esistente ; ricadente in una zona classificata in parte minima come "viabilità pubblica" ed in parte maggiore come zona F4 destinata alla realizzazione di attrezzature direzionali e sociali di interesse collettivo”.

Si tratta di un provvedimento cautelare contro il quale la difesa, rappresentata dagli avvocati Carmine Monaco e Antonio Castiello, deciderà se proporre ricorso al Riesame dopo aver valutato gli atti che riempiono l'inchiesta.