Gli hanno sequestrato 4mila euro, una parte del provento di una presunta corruzione: soldi che un giovane avrebbe sborsato perchè lui provvedesse al buon esito del concorso per accedere all'Arma dei carabinieri, che aveva superato.
E' l'ipotesi di reato contestata in concorso, con il presunto corruttore, dal pm Patrizia Filomena Rosa ad un 73enne di Telese Terme – è difeso dagli avvocati Vincenzo Sguera e Salvatore Ferri-, destinatario alcuni giorni fa di una 'visita' dei carabinieri della sezione di pg presso la Procura. I militari hanno proceduto ad una perquisizione della sua abitazione che ha consentito di rinvenire, custodita in una cassaforte a muro, la somma contante di 4mila euro ed un foglio sul quale erano appuntati due nomi.
La perquisizione è scattata dopo un appuntamento, evidentemente a conoscenza degli investigatori, tra il 73enne ed un 21enne, quest'ultimo in possesso di 4mila euro che, secondo gli inquirenti, avrebbe dovuto consegnare come ultima tranche di un importo complessivo di 13mila euro. Denaro che avrebbe tirato fuori per assicurarsi l'ingresso tra le fila dell'Arma.
Da qui la decisione di ispezionare l'appartamento del 73enne e di sequestrare i 4mila euro trovati. Un provvedimento impugnato dinanzi al Riesame. questa mattina la discussione dell'avvocato Sguera – pm Assunta Tillo-, poi l'annullamento (aggiornamento ore 16) del sequestro deciso dal Tribunale in una inchiesta supportata da intercettazioni, che corre parallelamente a quella nella quale l'allora 72enne era rimasto invischiato lo scorso anno, quando all'uomo -la mancata indicazione delle generalità è legata all'esistenza di dati sensibili che riguardano la salute ndr- erano stati sequestrati in due diversi momenti 57mila euro: il corrispettivo di una truffa prospettata a suo carico, un importo che avrebbe percepito dal dicembre del 2011 all'aprile del 2021 come falso invalido..
L'interessato era stato definito invalido al 100% ( a partire dalla fine del 2011) dopo una sentenza nel 2013 del giudice del lavoro, al quale si era rivolto dopo il no dell'Inps. Gli era stata riconosciuta anche l'indennità di accompagnamento, poi revocata nell'aprile del 2021 dopo una visita di verifica alla quale era stato sottoposto. Dall'attività investigativa sarebbe emerso che cammina da solo - eccezion fatta, sostengono gli inquirenti, per il parziale supporto di stampelle osservate in un paio di occasioni-, attraversa agevolmente la strada e guida per raggiungere Benevento, Napoli e Roma, e spesso anche con cadenza giornaliera.
Oltre che il denaro, il primo sequestro aveva riguardato anche una serie di documenti che avevano lasciato pensare ad un presunto ruolo di intermediazione, anche con sanitari compiacenti, in varie pratiche pensionistiche e/o in procedure concorsuali.