Depresso dopo la fine della storia, ma non sono geloso. Liti solo per mia figlia

Benevento. La versione al gip del 31enne della provincia indagato per stalking all'ex compagna

depresso dopo la fine della storia ma non sono geloso liti solo per mia figlia
Benevento.  

Ha escluso la gelosia come movente dei comportamenti che gli sono stati addebitati, che ha ricondotto nell'alveo di una accesa litigiosità per la gestione della figlia. E' stata questa la versione offerta al gip Gelsomina Palmieri, attraverso spontanee dichiarazioni, dal 31enne (è difeso dall'avvocato Valeria Crudo) residente in un centro a poca distanza da Benevento – la mancata indicazione delle generalità serve a tutelare la parte offesa ndr- che da alcuni giorni è sottoposto al divieto di avvicinamento all'ex compagna, rappresentata dall'avvocato Antonio Leone. La misura è stata disposta in una inchiesta della Squadra mobile per maltrattamenti, stalking e lesioni personali.

Lui avrebbe iniziato a tormentarla dopo la fine della loro relazione, nell'autunno del 2020. L'avrebbe pedinata, le avrebbe inviato una serie di messaggi, si sarebbe appostato sotto la sua abitazione e, a giugno, l'avrebbe strattonata con violenza.

Il 31enne ha ammesso di essere caduto in depressione quando il rapporto si era interrotto, ma ha precisato che tutte le discussioni sorte con l'ex convivente erano legate esclusivamente alla bimba, che può vedere, sulla scorta di una recente pronuncia del giudice civile, alcuni giorni alla settimana. La difesa ha chiesto la revoca della misura, attesa la decisione del giudice.