Gole Caccaviola, 9 richieste di processo. Ma 2 accuse sono già state archiviate

Benevento. Udienza Gup sui fatti di Cusano, il Pm offre il dato. In aula a gennaio

gole caccaviola 9 richieste di processo ma 2 accuse sono gia state archiviate
Benevento.  

La novità è emersa in apertura. Ad offrirla è stato il Pm, che ha precisato come due dei tre capitoli contestati a vario titolo a nove persone di cui è stato chiesto il rinvio a giudizio, siano già stati definiti con l'archiviazione in altri procedimenti. Un dato di cui dovrà tener conto, il prossimo 21 gennaio, il gup Piero Vinetti nell'udienza preliminare dell'inchiesta su alcune vicende accadute a Cusano Mutri.

Il primo capitolo sul quale è stata scritta la parola fine riguarda il sindaco Giuseppe Maria Maturo, 56 anni, Carlo Di Biase, 35 anni, Pietro Crocco, 39 anni, Marisa Croce, 37 anni, Maria Concetta Petrillo, 35 anni, all'epoca dei fatti- dal giugno 2014 “all'attualità”- assessori e componenti la giunta comunale; Antonia Tammaro, 63 anni, e il marito, Fioravante Prece, 69 anni.

Per tutti l'addebito di abuso d'ufficio ravvisato nel presunto “ingiusto vantaggio patrimoniale” che sarebbe stato loro procurato con una delibera del 2014 attraverso la quale sarebbe stato affidata all'Associazione sportiva dilettantistica 'Matese escursioni', con Prece e Tammaro alla presidenza in due distinti momenti, l'esclusiva di guida ufficiale del Comune di Cusano Mutri per quattro percorsi naturalistici: “Le gole di Caccaviola”, “Palestra di arrampicata in piazza Orticelli”, “Sentiero del salto dell'orso” e “Miniera di bauxite”. In questo modo, sarebbe stato consentito alla 'Matese escursioni' di organizzare e gestire i percorsi avventura a pagamento, “in assenza di qualsivoglia autorizzazione”.

Stessa sorte, l'archiviazione, anche per un altro abuso d'ufficio prospettato nei confronti di Maturo e Pietro Iamartino, 69 anni, responsabile dell'Ufficio tecnico comunale, relativo al presunto “ingiusto vantaggio patrimoniale” di cui avrebbe goduto dal 2012 al 2014 il primo cittadino, consistente nell'acquisto “di una porzione di una strada comunale in contrada Ratello, confinante con due particelle del terreno di proprietà di Maturo”.

Unica a restare in piedi è invece l'accusa di omissione in atti di ufficio a carico di Maturo e Nicola Russo, 50 anni, di Apollosa, al vertice dell'Uffico tecnico del Comune di Cusano Mutri: nell'agosto del 2018, sostiene il Pm, non avrebbero adottato i provvedimenti necessari “ad impedire la fruizione da parte del pubblico dei percorsi attrezzati” prima ricordati, e a “ripristinare lo stato dei luoghi come ordinato dal Genio civile”, rimuovendo strutture e attrezzature che sarebbero state realizzate senza “le prescritte autorizzazioni idrauliche e demaniali”.

Sono impegnati nella difesa gli avvocati Antonio Barbieri e Marcello Severino (per Maturo), Alberto Mignone (per Russo), Roberto Marino (per Di Biase), Carmelina Mastrillo (per Croce), Barbieri (per Petrillo), Luisa Aceto e Angelina Fusco per tutti gli altri.