Giudice, mi creda: ci siamo riconciliati, lo rivoglio con me

Benevento. Lui accusato di maltrattatamenti, lei in aula. L'uomo non più ad arresti

giudice mi creda ci siamo riconciliati lo rivoglio con me
Benevento.  

Ha affermato che si sono riconciliati e che rivuole l'uomo accusato di averla maltrattata. Lo ha fatto nel corso della prima udienza del processo a carico del convivente: parole che hanno indotto il giudice Roberto Nuzzo, anche alla luce del comportamento mantenuto dall'imputato, a sostituire con l'obbligo di firma gli arresti domiciliari ai quali da ottobre era sottoposto un 41enne di Benevento.

Difeso dall'avvocato Fabio Russo, l'uomo era stato colpito ad agosto del 2021 al divieto di avvicinamento ad una 44enne, vittima di continue condotte vessatorie e prevaricatorie”: violenze fisiche e morali, insulti ed offese pesantissimi, minacce di morte.

Una situazione insostenibile che aveva raggiunto l'acme il 28 agosto, con un episodio accaduto all'interno di un bar al rione Ferrovia.

Secondo gli inquirenti, si sarebbe scagliato contro di lei “furiosamente”, rovesciando un tavolino e spostando le sedie. Poi, mentre la 44enne cercava di calmarlo, le avrebbe strappato dalle mani alcune buste, urlandole contro di tutto. “Brutta t... brutta p...”, le avrebbe detto. Non contento, le avrebbe chiesto la restituzione dei soldi e delle chiavi di casa, sentendosi rispondere dalla poverina che il denaro era suo. Lui avrebbe continuato a mettere a soqquadro la sala, provando a bloccarla. Comportamenti andati avanti anche quando, allertati da un dipendente dell'attività commerciale, erano arrivati i carabinieri. Da qui il divieto.

Comparso dinanzi al gip Maria Di Carlo, aveva sostenuto che lei era andata via di casa, ma che dopo alcuni giorni era tornata perchè il loro rapporto è buono.

Ad ottobre, però, la misura era stata aggravata e lui era finito ai domiciliari per non averla rispettata: alcuni giorni prima i carabinieri l'avevano notato mentre usciva all'alba dall'abitazione della donna, qualche ora prima rinvenuta a terra, in strada, dopo un'aggressione per la quale era stata trasportata in ospedale. Lei lo aveva accusato nell'immediatezza di essere l'autore del gesto, poi non aveva presentato alcuna denuncia. A seguire, la richiesta di giudizio immediato avanzata dal pm Assunta Tillo e fissato dinanzi al dottore Nuzzo.

Da allora sono trascorsi nove mesi: adesso si sono riconciliati, e lei è pronta a riaccoglierlo.