Accusata di violazione di sigilli come custode, assolta

La sentenza per Benedetta Ocone, di Campoli

accusata di violazione di sigilli come custode assolta
Campoli del Monte Taburno.  

Era accusata di violazione di sigilli, come custode, in relazione ad alcune opere effettuate nell'area di una piscina sequestrata, ma è stata assolta per non aver commesso il fatto. E' la sentenza del giudice Lignelli per Benedetta Ocone, di Campoli del Monte Taburno. Il Pm. ne aveva richiesto la condanna a 2 anni e 4 mesi, ma il giudice ha accolto la tesi dell'avvocato Raffaele Scarinzi sulla "inidoneità di una condotta omissiva ad integrare il reato di cui all'articolo 349 c.p. anche rispetto ad opere destinate a presidio di quelle in sequestro e non ad alterarle e o utilizzarle. Tanto sulla base di recenti innovativi orientamenti giurisprudenziali".