Non volevo investirlo, nessuna minaccia: ho avuto un mancamento mentre guidavo

Libero Mario Pezzullo 64 anni, di S. Lorenzo Maggiore. Per lui divieto avvicinamento a 78enne ferito

non volevo investirlo nessuna minaccia ho avuto un mancamento mentre guidavo

Domenica mattina l'incidente: l'indagato, che era ai domiciliari, ha escluso qualsiasi intenzionalità

San Lorenzo Maggiore.  

Ha escluso qualsiasi intenzionalità e, soprattutto, di aver pronunciato quella frase che gli è stata attribuita: “Tu mi ha tagliato il file della vite, ti ammazzo...”. Parole che Mario Pezzullo, 64 anni, di San Lorenzo Maggiore, ha negato, precisando di non possedere vitigni e terreni, di aver pronunciato contro il 78enne investito domenica mattina.

Assistito dall'avvocato Alessio Iacobelli, Pezzullo si è presentato oggi in Tribunale, munito di un girello al quale si appoggia per camminare, ed ha offerto la sua versione dei fatti al gip Loredana Camerlengo, chiamato a convalidare l'arresto del 64enne, sottoposto ai domiciliari per omissione di soccorso, fuga e lesioni personali. L'indagato ha spiegato di aver raggiunto con la sua Panda un bar e, senza scendere dalla macchina, di aver consumato un ginseng.

Poi era ripartito lentamente ma, dopo pochi metri, gli era venuto in mente di avere un appuntamento con un amico; per questo, dopo una inversione di marcia, era tornato indietro, percorrendo un breve tratto contromano. Pezzullo ha sostenuto di aver avuto all'improvviso un mancamento che gli avrebbe tatto perdere il controllo dell'auto, che aveva investito il malcapitato mentre era sul marciapiede.

Ha aggiunto che stava andando a bassa velocità e di non essersi accorto di aver colpito il 78enne, che a suo dire non era caduto. Era andato via, ma subito dopo i carabinieri lo avevano trovato a casa e lo avevano accompagnato in ospedale per i test, tutti negativi, necessari ad accertare l'uso di alcol e droghe. Al termine dell'udienza, il giudice lo ha rimesso in libertà con il divieto di avvicinamento alla parte offesa - è rappresentata dall'avvocato Angelo Leone- e ai luoghi che frequenta.

Come si ricorderà, il pensionato era stato soccorso e trasportato in codice rosso al Rummo. Momenti di comprensibile paura per i suoi familiari, poi i medici lo avevano giudicato guaribile in 20 giorni.