Quel giorno, il 12 marzo del 2018, quando la moglie lo aveva invitato ad andar via di casa, accusandolo di averla tradita, lui aveva prelevato da un cassetto una Beretta calibro 6.35, detenuta legalmente - con un caricatore ed otto proiettili, non denunciati-, e l'avrebbe puntata contro di lei e i suoi parenti. Un gesto che gli era costata la denuncia per minaccia aggravata e l'allontanamento dalla casa di famiglia alla quale era stato successivamente sottoposto.
Un fraintendimento e nient'altro, ha sostenuto l'avvocato Vincenzo Casamassa, difensore di un 60enne che abita in un centro fortorino. Lui si era ricordato dell'arma e aveva deciso di portarsela dietro, sistemandola in uno zaino con altri effetti personali, ha aggiunto il legale. Risultato: il suo assistito è stato assolto perchè il fatto non costituisce reato. Lo ha deciso il giudice Monaco al termine di un processo nato da una indagine centrata su una conflittualità coniugale, poi rientrata. Lui e lei, infatti, sono tornati insieme già da un pezzo.