Non devi più venire a Benevento o fai la stessa fine di quella prostituta uccisa

Citazione a giudizio per un 50enne rumeno, minacce ad una connazionale

non devi piu venire a benevento o fai la stessa fine di quella prostituta uccisa

Nelle parole che gli sono state attribuite il rifermento all'omicidio, senza soluzione, di Esther, 36 ani, nigeriana, ammazzata a colpi di pistola nel giugno del 2016

Benevento.  

“Non devi più venire a Benevento perchè altrimenti fai la stessa fine di quella prostituta uccisa. Qui comando io... Lo vedi che tutte le altre prostitute rumene non vengono più, solo tu hai il coraggio di venire...” avrebbe detto ad una sua connazionale di 28 anni. Una minaccia costata a Vasile Ilie, 50 anni, di nazionalità rumena, la citazione diretta a giudizio della Procura per il prossimo 17 febbraio.

Espressioni che l'uomo, difeso dall'avvocato Fabio Russo, avrebbe rivolto alla donna il 3 luglio dello scorso anno. Quando, dopo essersi avvicinata a lei, che era seduta sotto una pensilina del parcheggio degli autobus urbani in via Diacono, l'avrebbe 'invitata' ad andar via e poi l'avrebbe colpita due volte al viso. Un gesto compiuto, secondo la ricostruzione degli inquirenti, dopo un 'avvertimento' contenente un riferimento inquietante: l'omicidio di Esther, la 36enne nigeriana che 14 giugno del 2016 era stata rinvenuta senza vita.

Abitava a Castelvolturno, da dove ogni giorno raggiungeva Benevento per esercitare il mestiere più antico del mondo. Il suo corpo, crivellato da sette colpi di pistola, era stato scoperto in un terreno a poca distanza dal Parco archeologico di Cellarulo, in una zona attraversata da un binario, da tempo non funzionante, che una cancellata separa dalla linea ferroviaria.Era stato un macchinista, transitando alla guida di un convoglio, a notare quella figura immobile nell'erba, con il viso parzialmente coperto da un mucchietto di paglia.

Un delitto rimasto senza soluzione, che ora riemerge, come riferimento di stampo intimidatorio, nelle frasi attribuite a Ilie, che nell'agosto del 2021 era stato arrestato, per resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento aggravato, dalla polizia, intervenuta presso il terminal dopo la richiesta della stessa giovane. Lui era stato sottoposto al divieto di dimora nella provincia di Benevento, che aveva però violato, finendo in carcere.