Sono sei le persone che non potranno accedere all'area urbana, in questo caso del centro storico. Il provvedimento è stato emesso dal questore di Benevento, Edgardo Giobbi dopo i fatti registrati lo scorso fine settimana e finiti al centro degli interventi e delle indagini della Polizia di Stato accorsa per una serie di episodi, uno dei quali aveva anche portato al ferimento di una persona.
Sei le persone identificate grazie al piano di controllo del territorio, disposto dal Prefetto di Benevento, Carlo Torlontano, a seguito di specifici comitati provinciali per l’ordine e la sicurezza pubblica. “Dopo i tempestivi interventi – spiegano dalla Questura sannita - effettuati dagli agenti della Volante e della Squadra Mobile, nell’immediatezza dei fatti, nelle notti di domenica e lunedì, in pieno centro storico, il Questore di Benevento ha adottato la misura di prevenzione del “Divieto di Accesso alle Aree Urbane” per le persone coinvolte”.
La Divisione Anticrimine della Questura, diretta dal vicequestore Angelo Lonardo, ha notificato il provvedimento ad una delle due persone coinvolte nel fatto verificatosi nelle primissime ore del 16 gennaio in piazza Piano di Corte, culminato con il ferimento di un trentasettenne e ai 5 giovani partecipanti alla rissa interrotta provvidenzialmente dal personale della Volante dopo le 2 di lunedì 17 gennaio.
La misura del cosiddetto “daspo urbano”, già adottata dal Questore per altri casi analoghi (10 solo nel 2021), prevede per gli interessati il divieto di accesso a tutti i pubblici esercizi della zona teatro dei fatti nonché di stazionamento nelle immediate vicinanze di essi, per 2 anni, dalle 18 sino alle successive ore 6 di ogni giorno, in base a quanto previsto dall’art. 13 bis del Decreto Legge 20 febbraio 2017 nr. 14.
“La misura di prevenzione del D.Ac.Ur. (Divieto di Accesso alle Aree Urbane) - ha chiarito il Questore Giobbi - è volta a contrastare, attraverso il divieto di accesso ai locali pubblici o di pubblico trattenimento, i fenomeni di degenerazione della cosiddetta movida giovanile e a tutelare la sicurezza dei luoghi interessati dal fenomeno. Le violazioni alle prescrizioni impartite sono sanzionate con l’arresto da sei mesi a due anni e con la multa da 8.000 a 20.000 euro; la stessa è stata resa più incisiva a seguito dell’omicidio del ventunenne Willy Montero Duarte, avvenuto a Colleferro il 06 settembre 2020, per un brutale pestaggio verificatosi nei pressi di un locale pubblico".