Disastro colposo, il Pm chiede la condanna di quattro sindaci

Sono tutti di centri del Fortore. il 1 febbraio le arringhe dei difensori

disastro colposo il pm chiede la condanna di quattro sindaci
Benevento.  

Chiesta dal pm Giulio Barbato la condanna di quattro sindaci fortorini all'epoca dei fatti – vanno fino all'ottobre del 2015 - che nel 2020 erano stati rinviati a giudizio per disastro colposo e omissione in atti di ufficio. Il rappresentante della pubblica accusa ha proposto, in particolare, 2 anni e 7 mesi per Olindo Vitale (Montefalcone), 2 anni per Zaccaria Spina (Ginestra degli Schiavoni), 1 anno e 7 mesi per Luigi Paragone (San Giorgio La Molara), 1 anno, e non per omissione, per Assunta Gizzi (Montefalcone).

A seguire, l'intervento dell'avvocato Fabrizio Crisci, legale di dieci cittadini di San Giorgio La Molara e Ginestra che si sono costituti parti civili, mentre il 1 febbraio sono previste le arringhe dei difensori: gli avvocati Roberto Prozzo (per Vitale), Luca Cavuoto e Mario Spina per gli altri.

Secondo gli inquirenti, i sindaci non avrebbero adottato gli interventi “di somma urgenza”, per rimuovere lo “stato di pregiudizio alla pubblica incolumità”, necessari per la sistemazione idraulica dell'alveo del torrente La Ginestra, nel quale sarebbe stata consentita la realizzazione di opere – una strada - che avrebbero impedito il regolare deflusso delle acque.

Tutto ciò avrebbe causato nei territori di competenza eventi franosi dal 2006 fino all'alluvione dell'ottobre 2015, “con conseguente isolamento dell'abitato, dei terreni limitrofi e delle aziende agricole”.