Sarà retorico, eccessivo, insopportabile e demodè, ma è soltanto amore

Il rapporto con i figli

sara retorico eccessivo insopportabile e demode ma e soltanto amore
Benevento.  

Torno su quelle righe scritte un paio di settimane fa, dedicate al complicatissimo rapporto tra genitori e figli. Ho letto ed ascoltato alcuni commenti, tutti comprensibili. C'è chi ne ha sottolineato negativamente il carattere retorico, ritenuto eccessivo e demodè, e chi, al contrario, sembra averne apprezzato lo spirito.

Parlare del legame con i figli, raccontando le preoccupazioni che attraversano un papà ed una mamma, significa imboccare un percorso tortuoso di cui è difficile conoscere il punto di arrivo. Perchè chiama in causa sensibilità ovviamente diverse, differenti modalità di relazione. Non esiste, non può esistere un'unica risposta ai dubbi ed alle domande che ciascuno di noi si porta dietro, sperando di risolverli.

Guardiamo crescere un figlio e capiamo che è cominciato il naturale conto alla rovescia. Vorremmo bloccare il tempo che corre inesorabile, che fugge per non tornare mai più. Loro, i nostri ragazzi e le nostre ragazze, di tempo ne hanno a iosa e desidererebbero che trascorresse in fretta. Vorrebbero bruciare le tappe, saltare a piè pari nel futuro.

Ne sono i padroni, gli artefici, provano a costruirselo con lo studio, il lavoro, l'impegno e la serietà. E faticano maledettamente a capire perchè mai i più grandi, che in passato molto spesso non hanno brillato, si occupino di loro, si sforzino di indirizzarne i comportamenti.

Hanno ragione, al massimo possiamo consegnare loro il ricordo di un esempio. Quello nessuno potrà toglierglielo, diamine. Sarebbe già tantissimo in un mondo che non conosce regole, dominato dalla sopraffazione nei confronti dell'altro, dai guasti combinati in decenni. Una realtà nella quale serve la massima attenzione per distinguere il vero dal falso e dall'apparente.

Lo sguardo di un genitore che si illumina di felicità di fronte ad un risultato raggiunto, perchè lo sente in piccola parte anche suo, o si rabbuia per paura, non hanno bisogno di certificati di autenticità. Sentimenti che nascono dal cuore, impossibili da fermare. A patto che siano accompagnati dalla consapevolezza che un figlio non può essere ciò che desiderano coloro che lo hanno messo al mondo, proiettando su di lui i propri sogni, ma è altro.

Farà bene, sbaglierà, dovrà imparare che nulla arriva per caso. E che quegli occhi che si sente addosso sono solo pieni di amore. Sarà retorico, demodè, antiquato e insopportabile, ma è solo amore incondizionato.