Non sputare in cielo che in faccia ti torna, occhio che la ruota gira per tutti

A proposito dell'arresto di don Nicola

non sputare in cielo che in faccia ti torna occhio che la ruota gira per tutti
Benevento.  

Adesso che la bufera tende inevitabilmente a placarsi, provo a svolgere alcune considerazioni su quanto accaduto negli ultimi giorni a don Nicola De Blasio.

La prima: ho deciso di promuovere un'iniziativa che punti all'abolizione dei Tribunali. Magistrati e personale a spasso o impiegati altrove, avvocati a braccia incrociate o quasi, cronache giudiziarie rase praticamente al suolo. Il 'ragionamento' è molto semplice: a cosa servono quelle strutture, quelle aule in cui si dibatte su storie di malaffare e miseria umana, in cui si amministra la giustizia in nome del popolo italiano, se le 'sentenze' vengono date al fiorire di una inchiesta?

Pensateci: si risparmierebbero pacchi di milioni di euro, verrebbero eliminati tutti quei meccanismi che regolano uno Stato di diritto, al quale ne potrebbe subentrare uno basato sul sentiment – scrivono così i più istruiti – dell'opinione pubblica, sul suo stato d'animo, sulla convinzione che si è fatta sulla base di emozioni e impressioni. Sai quanto tempo guadagnato senza quei noiosi scontri tra accusa e difesa, senza le deposizioni di testimoni e consulenti.

A quel punto, sarebbe sufficiente, quando una indagine 'deflagra', fare la conta dei 'commenti' raccolti in strada, dinanzi ai bar, via telefono o sui social, per definire un giudizio: colpevole o innocente? Vai anche con il televoto, con quel tragico urlo: volete Gesù o Barabba? rivolto alla massa indistinta e plaudente che anela alla gogna, purchè riguardi gli altri e non se stessa.

Potrebbe essere un'ottima soluzione, altro che riforme e riformine, cosa volete che contino un processo e le sue conclusioni sulle responsabilità ipotizzate dalle Procure e contrastate con il contraddittorio, con l'esposizione di argomenti anche a supporto di quanti sono incappati nella maglie di un'attività investigativa. Che ne dite, potremmo fare così, magari facendoci aiutare dalla crème de la crème dei 'giuristi' e dei dietrologi di facebook che in un attimo azzerano il rispetto per coloro che vengono chiamati in causa, la continenza e l'attenzione contenuti in una notizia pubblicata.

Beati loro che hanno la forza per commentarla senza essere in possesso di uno straccio di elemento in più nel confronto con chi l'ha scritta, fortunati loro che già erano a conoscenza di tutto e per questo si sentono in dovere di alludere con quella cattiveria perbenista e nera come i liquami di una fogna, frequentemente in giacca e cravatta, con la quale cercano di far dimenticare malefatte antiche e più recenti.

E' capitato anche con don Nicola, con il suo arresto trasformato nel solito, vergognoso e incivile derby tra tifoserie che un giorno potrebbero arrossire, in un senso e nell'altro, per ciò che hanno postato, per il coraggio da conigli esibito compulsando la tastiera di un computer.

“Non sputare in cielo che in faccia ti torna”, recita un detto. Occhio che la ruota gira e un giorno potrebbe fermarsi là dove non si vuole. Se dovesse succedere, siete davvero sicuri, carissimi, che non avrete da ridire sul 'sentiment', sul vociare della piazza? Così, giusto per saperlo in anticipo. Almeno una volta, vorrei essere il primo.