Gli elementi raccolti non sono idonei a reggere il vaglio del dibattimento, ecco perchè il gip Pietro Vinetti, chiamato a pronunciarsi dopo l'opposizione della parte offesa, ha archiviato l'inchiesta a carico di un 39enne di Benevento – è stato difeso dall'avvocato Luca Russo-, così come aveva chiesto la Procura, accusato di aver ferito con una coltellata un coetaneo.
I fatti risalivano alla notte tra il 31 luglio ed il 1 agosto del 2020, quando un uomo era arrivato al pronto soccorso del Rummo con ferite da punta e taglio: al medico aveva riferito di essere caduto accidentalmente, alla Squadra mobile aveva invece spiegato di essere stato aggredito mentre passeggiava lungo via Napoli con la moglie, con la quale voleva discutere della lite avuta in precedenza per i suoi rapporti con l'allora 38enne. Che all'improvviso – aveva raccontato – lo aveva avvicinato e, dopo averlo colpito con calci e pugni, gli aveva sferrato una coltellata al fianco ed era andato via.
Una versione parzialmente contraddetta dalla donna, che aveva affermato che sarebbe stato il coniuge, quando aveva notato l'altro, corrergli incontro brandendo una bottiglia, e di essersi per questo allontanata, senza vedere ciò che era accaduto successivamente.
Una perquisizione nell'abitazione dell'indagato aveva consentito di sequestrare un coltello a serramanico sul quale non erano però state rinvenute tracce emetiche. Da qui la proposta di archiviazione avanzata dalla Procura, accolta dal Gip, che ha sottolineato la “contraddittorietà delle dichiarazioni” del ferito – è stato assistito dall'avvocato Gianni Forgione- e definito “irrilevante la documentazione audio-video prodotta dalla parte offesa, relativa a vicende successive e che rendono conto solo dello stato di conflittualità” tra i due protagonisti.