Ha ammesso di averla combinata grossa, di aver compiuto un gesto, del quale si è scusato, che ha provato a giustificare con la reazione avuta quando la figlia si era spaventata dopo aver visto le forze dell'ordine fare irruzione nell'abitazione.
E' stata questa la versione offerta al gip Pietro Vinetti da Mirko Polese, il 29enne di Benevento, già noto alle forze dell'ordine, arrestato dalla Volante per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni aggravate. Difeso dall'avvocato Claudio Fusco, il giovane ha spiegato di avere problemi di salute, anche mentali, ma al termine dell'udienza di convalida il giudice lo ha lasciato ai domiciliari.
Come si ricorderà, sottoposto alla sorveglianza speciale, l'indagato si era scagliato contro poliziotti e carabinieri, minacciandoli anche con un'ascia, durante un controllo. Era stato disarmato e immobilizzato, infine arrestato.