Hai visto quanti voti ha preso quello? Che figura...

A proposito dei risultati delle elezioni

hai visto quanti voti ha preso quello che figura
Benevento.  

Alzi la mano chi tra lunedì e martedì, e nei giorni successivi, non ha compulsato quotidiani on line, siti istituzionali e canali tv alla ricerca dell'andamento delle elezioni comunali a Benevento e in molti centri della provincia. Nulla di strano, peraltro in un territorio nel quale la partecipazione all'appuntamento è stata tra le più alte: un dato che va segnalato.

La ricerca di informazioni, inizialmente assorbita nel capoluogo dall'incertezza sul risultato finale della corsa per la carica di sindaco - sarà ballottaggio-, si è poi inevitabilmente spostata, progressivamente, sui consensi catturati dai seicento e passa candidati in corsa. Un esercito di aspiranti ad uno dei trentadue posti da consigliere comunale, una lotta senza quartiere che ha lasciato sul campo, come sempre, vincitori e sconfitti pi o meno in maniera pesante.

Che tantissimi concorrenti non avessero la benché minima speranza di farcela, era ovviamente scontato. Ciò che ha colpito è il consistente numero di coloro che sono rimasti completamente a secco, con la casella delle preferenze desolatamente vuota, o che hanno portato a casa un bottino misero rispetto alle loro aspettative, naturalmente molto alte.

Le voci di strada raccontano di tutto, addirittura una modalità che ha del paradossale. Alcuni candidati, infilati in una lista solo come riempitivo, al momento di esercitare il diritto al voto avrebbero dirottato la loro scelta, e quella dei loro familiari su un'altra formazione dello stesso schieramento, in particolare su colui o coloro che li avevano indicati per la presenza nell'altra compagine, nella quale, dunque, sono rimasti fermi al palo.

Se davvero è andata così, non lo trovate incredibile? Vabbè, può capitare anche questo. Di certo c'è invece, quando il quadro complessivo è stato definito, quel mix di curiosità e cattiveria, quell'impasto di malizia ed ipocrisia, quest'ultimo modellato a seconda dell'interlocutore al proprio fianco, con il quale sono stati commentati i numeri restituiti dalle urne. “Hai visto quanti voti ha preso tizio che credeva di fare il pieno, immaginando di avere chissà quale seguito, ed invece ha rimediato una brutta figura”?, è stata la domanda ripetuta all'infinito.

A chiunque si metta in gioco in una prova democratica, offrendosi alla valutazione pubblica, va portato il massimo rispetto. E' fin troppo evidente che non tutte le posizioni sono assimilabili e riassumibili con tratti negativi. Perché, se da una parte c'è chi, alla sua prima esperienza, ne è uscito dignitosamente, dall'altra figurano invece quanti avevano immaginato che la ribalta mediatica, perennemente ed ossessivamente cercata nel tempo, potesse tradursi nel raggiungimento di chissà quali vette.

Incrociare il sì degli altri è un'impresa non semplice che non tutti possono portare a termine. Ecco perché la prossima volta sarà forse il caso di riflettere fino in fondo prima di proporsi, e di farsi preventivamente qualche domanda, per evitare di dover ascoltare quella, fastidiosissima, che fa: “Hai visto quanti voti ha preso tizio?...”.