Valentino resta ai domiciliari, nessuna misura per Iannotta, comandante vigili

Le decisioni del Gip dopo interrogatori dell'ex sindaco di S. Agata e del capo polizia municipale

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Benevento.  

La conferma della custodia cautelare ai domiciliari per l'ex sindaco di Sant'Agata dei Goti, Carmine Valentino, il rigetto della richiesta di interdizione per due mesi dall'esercizio delle pubbliche funzioni avanzata dal Pm, per l'assenza dei gravi indizi di colpevolezza, nei confronti di Vincenzo Iannotta, comandante della polizia municipale saticulana.

E' quanto stabilito dal gip Gelsomina Palmieri dopo gli interrogatori di ieri delle due persone chiamate in causa, a vario titolo, da una inchiesta del sostituto procuratore Francesco Sansobrino e della Squadra mobile. Il primo a comparire dinanzi al giudice che sabato scorso lo ha spedito agli arresti in casa era stato Valentino, che, difeso dall'avvocato Marcello D'Auria, aveva escluso di aver cercato di concutere (per lui anche le ipotesi di reato di turbativa di gara e rivelazione di notizie coperte da segreto) la segretaria comunale, membro della commissione che avrebbe dovuto aggiudicare la gara per l'esternalizzazione del servizio di riscossione dei tributi comunali.

Obiettivo: fare in modo che a prevalere fosse la Sogert - con sede a Grumo Nevano – alla quale sarebbe stato legato “in virtù di cointeressenze economiche e professionali che l'impresa aveva in quel momento con la 'Geset riscossioni', quest'ultima gestita e di proprietà” del cognato.

Una circostanza respinta dall'ex segretario provinciale del Pd, che aveva anche fornito la sua spiegazione sul comportamento della dirigente comunale che lo accusa. Con lei, aveva sostenuto , i rapporti andavano avanti da nove anni, prima di incrinarsi, a dire dell'indagato, per le mancate rassicurazioni che Valentino non le avrebbe dato sul rinnovo dell'incarico nel 2019, con una nuova giunta. Il passo successivo è ora il Riesame, al quale l'avvocato D'Auria farà ricorso per chiedere l'annullamento dell'ordinanza.

Diversa la situazione di Iannotta, che, assistito dall'avvocato Gennaro Iannotti, era stato interrogato prima della decisione sull'applicazione o meno dell'interdizione. Rispondendo alle domande, aveva offerto i chiarimenti sulla procedura seguita quando Valentino lo aveva nominato membro della commissione aggiudicatrice della gara – per lui, in concorso con l'ex primo cittadino, le ipotesi di reato di turbativa di gara e falso- dopo le dimissioni della segretaria.