Suicida a 27 anni, dramma in carcere a Benevento

L'allarme del Garante Ciambriello: carcere incompatibile con chi è affetto da problemi psichici

suicida a 27 anni dramma in carcere a benevento
Benevento.  

Un'altra giovane vita spezzata in carcere. E' morto presso la casa circondariale di Benevento un 27enne arrivato lo scorso sabato da Palermo. Ieri il detenuto è stato trovato impiccato, la salma sarà sottoposta ad autopsia ed è stata aperta un’inchiesta affidata al sostituto procuratore Maria Colucci.

Si tratta del secondo suicidio quest'anno nel carcere di Benevento per il quale arriva immediato l'allarme del Garante campano dei detenuti, Samuele Ciambriello.

“Le persone affette da problemi psichici devono evitare il carcere. E' incompatibile perchè nel medesimo non vengono adeguatamente curate. Uno scandalo".
Questo il commento riguardo alla vicenda che Ciambriello ripercorre: "Contrariamente alle altre volte, non intendo interrogarmi sulle cause che hanno indotto il giovane detenuto, con problemi psichici, a compiere il gesto estremo, Non intendo farlo né per sfuggire alla disamina attenta ed approfondita del dato né per trattare la triste notizia con superficialità ma semplicemente perché la risposta, è ben nota a tutti coloro che sono responsabili di questo ulteriore tragico evento. Solo ed esclusivamente le Istituzioni che ai vari livelli: sanitario, dell’amministrazione penitenziaria, della magistratura, Dipartimenti di salute mentale e in primis la politica finta e pavida. Che la retorica lasci spazio ai facta concludentia. In presenza di soggetti affetti da problemi psichici per una cura dei medesimi presso strutture alternative laddove possibile, diversamente, se obbligati a rimanere in carcere , che vengano seguiti e monitorati da figure professionali ad hoc e a tempo pieno: in primis Psichiatri, tecnici della riabilitazione, psicologi, assistenti sociali. A Benevento, e in tantissimi Istituti penitenziari della Campania non è così”.
Quello del 27enne è il settimo suicidio in Campania mentre in Italia dall’inizio dell’anno si sono verificati 32 suicidi.
Ciambriello stigmatizza il fatto che nelle carceri campane mancano da tempo figure professionali. Pur essendoci tanti detenuti che entrano con problemi psichici, in tantissime carceri non c’è il reparto di articolazione psichiatrica o anche dove c’è come a Benevento non c’è lo psichiatra a tempo pieno.
E infine il Garante conclude: “Per fronteggiare gli innumerevoli casi critici come quello di Mirko, una vita difficile e travagliata, ho chiesto al Provveditore campano dell'Amministrazione penitenziaria di convocare subito un incontro con i responsabili regionali e provinciali della sanità penitenziaria, i garanti territoriali, i presidenti della magistratura di sorveglianza. Quattro detenuti su dieci in Campania hanno problematiche psichiatriche, mentre il 65% convive con un disturbo della personalità e nel 2020 la percentuale degli psicofarmaci somministrati ai detenuti rappresenta il 43% dell'utilizzo complessivo di farmaci”.