Entrambe condannate le due persone di nazionalità nigeriana chiamate in causa da un'indagine antidroga della Squadra mobile in un centro di accoglienza a Castelvenere. La sentenza è stata pronunciata dal gup Gelsomina Palmieri al termine del rito abbreviato scelto dai due imputati dopo la fissazione del giudizio immediato.
Queste le pene, sospese, stabilite: 8 mesi a Louis Adoghe (avvocato Giuseppe D'Agostino), 39 anni, 6 mesi a Frank Agbai (avvocato Antonella Maffei), 30 anni. Per entrambi il riconoscimento della lieve entità, per Agbai applicata la continuazione: rispondeva, infatti, anche di minaccia aggravata. Un addebito quest'ultimo che risaliva al 10 marzo del 2017, quando sarebbe stato sorpreso dal responsabile della struttura mentre – secondo gli inquirenti – spacciava nella sua stanza.
Lui avrebbe cercato inizialmente di intimorirlo, poi avrebbe afferrato una coltello e glielo avrebbe puntato contro, avvicinandosi minacciosamente, prima di essere bloccato dalle altre persone presenti nella camera.
L'accusa di concorso nella detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti era invece relativo ad alcuni episodi di cessione di marijuana che si sarebbero verificati nel giugno del 2017. Questa mattina la discussione: il Pm aveva proposto 2 anni e 8 mesi per Adoghe, 1 anno e 10 mesi per Agbai, i difensori avevano esposto le ragioni dei loro assistiti: il legale di Adoghe, in particolare, aveva chiesto il ne bis in idem, sostenendo che è già stato giudicato per gli stessi fatti.
Di diverso avviso la dottoressa Palmieri che ha condannato i due cittadini stranieri.