E' un processo che si trascina da tempo, tra rinvii legati all'emergenza sanitaria e all'annullamento del volo aereo, complice il maltempo, che dalla Germania, dove si è trasferito, avrebbe dovuto portare in Italia l'imputato. Questa mattina era in Tribunale, pronto a sottoporsi all'esame, e con lui era presente anche la psicologa che ha redatto una consulenza per la parte civile.
Dovevano essere ascoltati dal Tribunale, ma il protrarsi di un'altra udienza ha determinato l'ulteriore slittamento, stavolta a dicembre, del processo a carico di un 38enne della Valle Telesina (la mancata indicazione delle generalità serve a tutelare l'identità della presunta vittima ndr), accusato di abusi sessuali ai danni di una bimba di otto anni.
I fatti risalgono al 2008, all'epoca l'uomo, difeso dall'avvocato Maria Concetta Iannelli, aveva una relazione sentimentale con la sorella della piccola: secondo gli inquirenti, sarebbe entrato nella camera della bambina e si sarebbe sdraiato sul letto, accanto a lei.
Poi, dopo averla minacciata di gravi conseguenze, di fare della male alla sorella se non fosse rimasta in silenzio, avrebbe iniziato a palpeggiarle le parti intime. Infine, si sarebbe messo sopra di lei e, dopo averle preso una mano, si sarebbe fatto toccare.
In un'altra occasione, stavolta durante le vacanze estive a Vasto, con la scusa di voler dare lezioni di nuoto alla minore, con una mano l'avrebbe tenuta a galla, mentre con l'altra le avrebbe spostato il costume e ne avrebbe ripetutamente palpato i genitali.
L'inchiesta era stata avviata dopo la querela presentata nel 2013 dalla madre – è assistita dagli avvocati Patrizia Pastore e Fabio Russo - ai carabinieri della Compagnia di Cerreto Sannita. Da qui una attività investigativa conclusa con la proposta avanzata dal Pm, ed accolta dal gup Loredana Camerlengo nel giugno 2018, di spedire a processo l'allora 35enne, che ha sempre sostenuto la sua estraneità alle condotte che gli sono state contestate.