E' un processo che era stato fissato inizialmente dinanzi al giudice di pace, ma che era poi approdato al Tribunale, per competenza, dopo il cambio dell'imputazione, contestata con l'aggravante del numero di persone. Oggi pomeriggio la conclusione, con la sentenza del giudice Daniela Fallarino per i sei giovani di Sant'Agata dei Goti accusati a vario titolo dell'aggressione di cui era rimasto vittima, il 9 maggio 2015, Billy Nuzzolillo, addetto stampa del Comune di Benevento, e fino all'anno precedente presidente del Real Cerreto. Due sono stati condanati, gli altri assolti.
La condanna ad 1 anno, pena sospesa, è stata stabilita per Pasquale Ascierto, 31 anni, e Celestino Campagnuolo, 30 anni, difesi dall'avvocato Antonio Biscardi, mentre sono stati assolti, per non aver commesso il fatto, Antonio Saturnino, '26 anni, Michelangelo Russo, 26 anni, Fabio Oropallo, 26 anni, e Michele Vigliotti, 29 anni, assistiti dagli avvocati Alessandro Della Ratta, Pietro Farina, Ugo Cioffi e Danilo Riccio.
Il Pm aveva proposto la condanna ad 1 anno per Ascierto e Campagnuolo e l'assoluzione degli altri per l'insufficienza o il mancato raggiungimento della prova.
L'episodio si era verificato a Puglianello, al termine della partita tra la squadra locale e la Virtus Goti. E' allora, secondo la ricostruzione degli inquirenti, che Nuzzolillo era stato colpito con calci e pugni, mentre si avviava verso la sua macchina, da alcuni supporters della squadra santagatese.
Cinque i giorni di prognosi per le lesioni subite dal malcapitato, che aveva presentato una denuncia ai carabinieri, facendo riferimento al risentimento nutrito nei suoi confronti sia per l'esperienza al vertice del Cerreto, sia per qualche articolo nel quale aveva censurato i cori, ritenuti di stampo razzista, rivolti dai tifosi del Sant'Agata ad un calciatore di colore del Vitulano. Da qui l'inchiesta e il processo.