Morì schiacciato da trattore: datrice di lavoro già condannata, marito assolto

Nel 2014 il dramma a San Lorenzello. Il fatto non sussiste per Antonio Federico

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Benevento.  

La moglie era stata condannata, lui è stato assolto. Il fatto non sussiste: lo ha sentenziato il giudice Graziamaria Monaco al termine del processo a carico di Antonio Federico (avvocato Silvio Falato), chiamato in causa come proprietario del terreno ( e del mezzo) nel quale aveva perso la vita Giovanni Lanterna, 51 anni, originario di Minturno ma residente a Faicchio, la cui vita si era fermata per sempre il 20 maggio del 2014 a San Lorenzello. Quando era rimasto schiacciato dal trattore che stava guidando.

Si tratta di una vicenda per la quale nel 2018 era stata condannata ad 1 anno e 4 mesi Caterina Ucci, per la quale il malcapitato lavorava. Per lei anche il risarcimento dei danni, da liquidarsi in separata sede, e il pagamento di una provvisionale di 15mila euro in favore di ciascuna delle parti civili, rappresentate dall'avvocato Angelo Leone. Una sentenza confermata in appello.

Il dramma si era consumato in località Fontana Laurenziello, dove la vittima stava irrorando un uliveto in sella ad un mezzo gommato. All'improvviso, in un tratto del fondo a forte pendenza, il trattore si era ribaltato, abbattendosi sul 5enne. Inutili i soccorsi, per l'uomo non c'era stato alcunchè da fare. Il sostituto procuratore Marcella Pizzillo aveva affidato l'incarico dell'autopsia al medico legale, la dottoressa Monica Fonzo, che l'aveva eseguita alla presenza del professore Fernando Panarese (per i familiari) ed il dottore Emilio D'Oro per Caterina Ucci, consorte di Federico, per conto della quale lanterna stava operando.

Una tragedia sul lavoro al centro di un'indagine dei carabinieri che si era conclusa con una richiesta di archiviazione alla quale la parte offesa si era opposta. Inevitabile, dunque, la fissazione di una camera di consiglio, all'esito della quale il gip Gelsomina Palmieri aveva ordinato l'imputazione coatta a carico di Ucci. Da qui l'udienza preliminare che si era tenuta il 16 marzo del 2016, nel corso della quale, oltre al rinvio a giudizio di Ucci, era stata disposta la trasmissione degli atti alla Procura, sollecitata dall'avvocato Leone in relazione alla posizione di Federico, spedito a processo nel febbraio del 2018. Oggi la conclusione del giudizio e l'assoluzione.