Lo ha arrestato la Squadra mobile, che l'ha condotto in carcere. Deve scontare 7 anni e 3 mesi Pellegrino Caturano, 70 anni, di Montesarchio, ex insegnante di matematica del Primo Circolo, ritenuto responsabile di aver palpeggiato un’alunna di 8 anni dopo averla fatta avvicinare alla cattedra per correggerle i compiti.
Si tratta di una vicenda rimbalzata all'onore delle cronache nel febbraio del 2013, quando Caturano, assistito dagli avvocati Angelo Leone e Marcello D'Auria, era stato arrestato dalla Squadra mobile in flagranza di reato, sulla scorta delle immagini filmate da una delle due telecamere installate dagli investigatori nell’aula della scuola.
Diciannove ore di registrazione, condensate in una consulenza di diciannove fotogrammi stampati sui quali la difesa, nel corso del processo di primo grado, celebrato a porte chiuse, aveva espresso i propri dubbi, evidenziando l'assenza di ogni valutazione di una serie di elementi che potevano risultare dirimenti nell'accertamento completo della storia.
Era stata la preside ad affacciarsi nella classe in cui Caturano stava tenendo lezione e ad invitarlo ad uscire. L'allora 62enne si era trovato di fronte i poliziotti, che con estrema discrezione l’avevano accompagnato all’esterno dell’edificio e poi l'avevano condotto in Questura.
Quando era comparso dinanzi al gip, Caturano si era avvalso della facoltà di non rispondere, motivando la scelta con il trauma provato al momento del fermo, con lo stato d’animo - aveva spiegato - di un uomo privato della libertà personale per la prima volta in un’esistenza interamente dedicata alla formazione delle nuove generazioni.
Ventidue i mesi, tra carcere e domiciliari, trascorsi in stato di detenzione dall'insegnante (era tornato in libertà nel dicembre 2014), che ha sempre respinto la pesantissima accusa della quale è stato chiamato a rispondere. “Non ho mai toccato o molestato la bimba”, aveva ripetuto quando si era sottoposto all'esame in aula, durante un processo al termine del quale era stato condannato a 8 anni e al risarcimento dei danni, da liquidarsi in separata sede, in favore delle parti civili, rappresentate dall'avvocato Valeria Verrusio.
Una pena ridotta a 7 anni e 3 mesi in appello, diventata definitiva dopo il no della Cassazione al ricorso dei difensori.
+++
Indagine antidroga Dda, Somma ai domiciliari
Arresti domiciliari. Li ha decisi il Riesame, che ha accolto l'appello dell'avvocato Claudio Fusco contro il no del Gip, per Graziano Somma, 31 anni, di Benevento, uno dei dodici sanniti che agli inizi di aprile erano finiti in carcere dopo essere stati tirati in ballo nell'inchiesta antidroga della Dda e della guardia di finanza.