Tutto da rifare. Dopo due anni e mezzo – nel dicembre del 2018 la prima udienza preliminare-, tornano alla Procura gli atti relativi alle sedici persone di cui era stato proposto il rinvio a giudizio in un'indagine della guardia di finanza sul rilascio delle certificazioni Iso, che attestano la 'qualità' delle imprese.
E' quanto deciso questa mattina dal gup Gelsomina Palmieri, che ha accolto la richiesta che le difese avevano avanzato in tal senso dopo aver sollevato alcune questioni di nullità e aver evidenziato l'indeterminatezza dei capi di accusa. Oltre cento, ma per trentadue di essi il Pm, invitato a definire gli altri, aveva ravvisato, nel precedente appuntamento in aula, una competenza del Tribunale di Roma.
L'elenco degli imputati – uno di loro, Roberto Gentilini, 74 anni, di Castel Gandolfo, ha ritirato la richiesta di rito abbreviato, include legali rappresentanti, amministratori e consulenti della Inq e di decine di società, anche individuali, che operano in diversi settori – prevalentemente quello delle costruzioni – e sono disseminate in più regioni italiane.
Associazione per delinquere e falso le accuse contestate a vario titolo in un'inchiesta delle fiamme gialle che, supportata da intercettazioni telefoniche e da una serie di testimonianze, è stata centrata su fatti che si sarebbero verificati tra il 2013 ed il 2015. Attenzione puntata sulla Inq, una società di Benevento che svolge attività di organismo internazionale di certificazione.
Nel mirino degli inquirenti è finito il rilascio di presunte false certificazioni Iso. Certificazioni ritenute contraffatte in riferimento alla predisposizione della documentazione di audit; in pratica, non sarebbero state operate le verifiche necessarie.
Sono impegnati nella difesa gli avvocati Vincenzo Gallo, Luigi Cavalli, Salvino Mondello, Valeria Crudo, Camillo Cancellario, Roberto Pulcino, Gaetano Fusco, Simone Marchese, Gianfranco Carbone, Andrea Piccolo, Bernardino Lombardi, Danilo Giracello, Luca Petrucci, Alberto Maria Onori.