Non si sarebbero limitati soltanto ad 'invitarli' a non farsi più vedere da quelle parti (“Non vi vogliamo, ve ne dovete andare...”), ma sarebbe andati oltre. Minacciando i loro confinanti e precipitandoli nella paura di possibili conseguenze. Loro, i protagonisti, sono due ultrasessantenni che vivono in una contrada di Benevento. Marito e moglie, ritenuti responsabili di una serie di condotte di natura persecutoria ai danni di una coppia.
Sono finite al centro di un'inchiesta che ora è terminata, prospettando l'ipotesi di reato di stalking: E' stata ravvisata nei comportamenti mantenuti, dall'ottobre del 2019 fino al gennaio del 2020, nei confronti di due coniugi: della donna, in particolare, proprietaria di un fondo confinante. “Se non ve ne andate vi spacco la testa, vi ammazzo, vi sparo”, avrebbero gridato ai malcapitati.
“Tu e tuo marito non dovete farvi vedere, ritornate al vostro paese”, avrebbe aggiunto, brandendo un bastone di legno, lei. Che, rincarando la dose, se la sarebbe poi presa direttamente con la signora: “Ti deve venire un ictus...”, riservando, entrambi, anche un pensiero 'gentile' per il consorte: “Omm e... cornuto..”.
Ai due viene inoltre addebitato di aver invaso una parte del terreno, realizzando una piazzola per la sosta delle auto ed il deposito della legna; inoltre, dopo aver tagliato parte della recinzione, l'avrebbero sostituita con una porticina di ferro, per accedere all'area. Una situazione che avrebbe indotto la proprietaria del fondo a raggiungerlo solo in caso di necessità e sempre in compagnia di un familiare.
Gli indagati, difesi dagli avvocati Fabio Russo e Daniele Cella, hanno adesso venti giorni a disposizione per chiedere di essere interrogati o produrre memorie; esaurita questa fase, il Pm procederà all'eventuale richiesta di rinvio a giudizio.