Il suo nome sarebbe già a disposizione degli inquirenti, che lo ritengono il presunto responsabile del gesto. Non hanno tardato ad arrivare i risultati delle indagini avviate dai carabinieri della Compagnia di Montesarchio sull'assurdo episodio accaduto nella notte di Capodanno a Sant'Agata dei Goti e costato gravissime lesioni ad una 36enne del posto che in compagnia del compagno stava festeggiando nella tendostruttura allestita in piazza Trieste.
Un momento di allegria turbato, all'improvviso, da una scheggia di un grosso ordigno che, esploso all'esterno, aveva bucato il telone e centrato al torace e ad un polmone A.T., ancora ricoverata al Rummo in prognosi riservata. Una tragedia sfiorata, fortunatamente, una situazione che avrebbe potuto avere conseguenze ancora più devastanti se si pensa che nella struttura, riscaldata, erano presenti bombole di gpl.
Immediato l'avvio dell'attività investigativa, che, supportata da alcune testimonianze e dall'esame delle immagini delle telecamere - questa mattina gli artificieri hanno proceduto ad una serie di rilievi -, è sfociata nell'individuazione di una persona. Inevitabilmente vasta l'eco della notizia, sulla quale era intervenuto il sindaco di Sant'Agata dei Goti, Carmine Valentino, che, oltre ad un appello ai cittadini, invitati a collaborare con le forze dell'ordine, aveva espresso la propria vicinanza alla donna ed ai suoi familiari, e “la rabbia, la delusione, la frustrazione, la tristezza e il dispiacere di quanti, tranquillamente ma con entusiasmo, festeggiavano nel luogo dove da anni desideravano farlo”.
Decine e decine i messaggi postati sulla pagina fb della 36enne, molti dei quali firmati da utenti che non la conoscono. “Ho appena letto, sii forte ragazza. Mi auguro che quell'imbecille paghi le sue responsabilità. Anche se non ti conosco tifo per te”, recita uno di essi. Parole di incoraggiamento per la poverina (“ Forza Antonella fai vedere come è forte una santagatese. Guarisci presto”), apparse sul suo profilo social, dove campeggia un video da lei registrato in precedenza, che spinge un'amica a scrivere che “Non si può un attimo prima pubblicare un video di una sera spensierata e felice come altre ed un attimo dopo rischiare la vita o comunque danni permanenti causa negligenza altrui. Lotta, sii forte. Non puoi arrenderti, hai ancora tutta la vita davanti”.