Quello sfociato nei due arresti di questa mattina non è l'unico filone investigativo che riguarda il Comune di Cusano Mutri. Per altri due, infatti, è stato disposto il proseguimento dell'attività d'indagine al termine di altrettante camere di consiglio convocate dopo l'opposizione delle parti offese alle richieste di archiviazione avanzate dalla Procura.
Il primo no alla proposta del pm Donatella Palumbo, che riteneva infondata la notizia di reato e non sostenibile l'accusa in giudizio, l'aveva pronunciato a marzo il gip Flavio Cusani, che aveva ordinato che andasse avanti per altri sei mesi l'inchiesta per abuso d'ufficio, omissione in atti di ufficio e turbativa d'asta a carico del sindaco di Cusano Mutri, Giuseppe Maria Maturo, e di Nicola Russo, capo dell'ufficio tecnico comunale. Ipotesi di reato prospettate per alcune gare d'appalto finite nel mirino dopo alcune denunce presentate, a partire dal marzo 2015, dall'ex primo cittadino cusanese, Pasquale Frongillo (avvocato Federico Luigi Di Mezza) e dal legale rappresentante di una impresa, assistito dall'avvocato Giuseppe Maturo.
Era stato invece il gip Maria Ilaria Romano, a maggio, a decidere la continuazione, per altri tre mesi, di un altro troncone – parte offesa ancora l'ex sindaco di Cusano Mutri Pasquale Frongillo- per falso e tentata truffa – entrambe ritenute insussistenti dal Pm – nei confronti di Maturo, Russo e due assessori. Attenzione puntata in questo caso sui lavori dii somma urgenza dopo l'alluvione del 2015 e, in particolare, sui verbali trasmessi qualche giorno dopo al Genio civile e sulle presunte modifiche che sarebbero state apportate nella seduta di giunta dell'11novembre sia al numero di protocollo sia agli importi: inizialmente stimati in 400mila euro, poi ridotti a poco più di 110mila. Una presunta variazione che sarebbe arrivata dopo il tentativo di accesso agli atti operato quel giorno da Frongillo, cui era seguita l'ulteriore trasmissione dei verbali al Genio civile.
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