Erano accusati di riciclaggio e falso (per le fotocopie delle carte di circolazione sequestrate) , ma sono stati assolti, rispettivamente, perchè il fatto non costituisce reato e perchè il fatto non sussiste. E' la sentenza del Tribunale di Benevento nel processo a carico di Dominic Puzella, titolare di una ditta di trasporti di Solopaca, e Antonio Quarto, autista. Difesi dall'avvocato Angelo Leone, entrambi erano stati chiamati in causa da un'inchiesta della polstrada avviata dopo un episodio accaduto il 5 novembre del 2013.
Tutto era iniziato quando una persona, dopo aver notato un'A3 cabrio sistemata su una bisarca parcheggiata nella piazzola di sosta di un impianto di carburante a Marcianise, si era avvicinata e aveva sostenuto di averla riconosciuta come quella che gli era stata rubata. Ecco perchè aveva dato l'allarme che aveva inevitabilmente determinato, dopo l'intervento degli agenti, lo stop del viaggio di trasferimento, su commissione, di un'Audi, una Cinquecento e una Giulietta caricate in provincia di Napoli. Veicoli a bordo del mezzo guidato da Quarto, che, diretto all'estero, si era fermato in quell'area di servizio per un caffè.
Era stato questo il punto di partenza di un'indagine che dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere era poi stata trasferita per competenza a quella di Benevento. Che aveva proposto ed ottenuto, nel maggio 2016, il rinvio a giudizio di Puzella e Quarto. L'aveva deciso il gup Gelsomina Palmieri dopo aver dichiarato inutilizzabili, come eccepito dall'avvocato Leone perchè eseguiti non in contraddittorio tra le parti, gli esami elettrolitici serviti a stabilire che i numeri del telaio dell'A3 e di altri due veicoli erano stati contraffatti. Questa mattina la discussione e le richieste di assoluzione avanzate, oltre che dalla difesa, dallo stesso pm Assunta Tillo. Il Tribunale le ha accolte, assolvendo i due imputati.
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