La condanna di due imputati, anche se a pene più basse di quelle proposte, e la dichiarazione di non doversi procedere nei confronti di un terzo. E' la sentenza pronunciata dal Tribunale di Benevento a carico di tre delle otto persone (le altre avevano già patteggiato) tirate in ballo dall'indagine antidroga (Target il nome in codice), diretta dal sostituto procuratore Marilia Capitanio, condotta dagli agenti del Commissariato di Telese Terme e rimbalzata all'onore delle cronache nel giugno 2012, quando erano state eseguite le misure cautelari.
Tre anni ed 8 mesi sono stati inflitti a Luigi Buonomo, 30 anni, di San Salvatore Telesino, 1 anno – pena sospesa – a Giovanni Frugiero, 50 anni, di San Martino Valle Caudina. Non doversi procedere, invece, per Ghizlane Kaid Soussi (avvocato Patrizia Pastore), 29 anni, origini marocchine, di Paupisi, perchè già giudicata per gli stessi fatti nel febbraio 2015.
Il collegio ha riqualificato l'accusa a carico di Buonomo e Frugiero, risconoscendo ad entrambi l'attenuante della modica quantità, evocata nelle arringhe degli avvocati Ettore Marcarelli e Vincenzo Sguera, che avevano sollecitato l'assoluzione dei loro assistiti perchè il fatto non costituisce reato. La dottoressa Capitanio aveva invece chiesto 7 anni per Buonomo, 2 anni e 6 mesi per Frugiero e il non doversi procedere per Soussi.
Nel mirino degli inquirenti, una serie di episodi di cessione di hashish, marijuana e cocaina, anche a minori, che si sarebbero verificati a Telese, San Salvatore, Dugenta e Sant’Agata dei Goti tra settembre 2010 e luglio 2011. Droga comprata nell'hinterland napoletano e casertano, un giro al centro di un'inchiesta che, supportata dalle intercettazioni telefoniche, dai servizi di controllo e pedinamento, e dalle dichiarazioni dei consumatori, era nata nell’autunno del 2010 ed aveva puntato l'attenzione sui piazzali antistanti due locali di San Salvatore Telesino, ritenuti luoghi di incontro tra domanda ed offerta nel mercato degli stupefacenti.
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