E' una smentita a quanto pubblicato nei giorni scorsi da altri organi di stampa, e non da Ottopagine, quella firmata dalla dottoressa Ursula Franco, la criminologa che assiste i due fratelli Ciocan, indagati per la morte della bimba di San Salvatore Telesino. Una precisazione doverosa rispetto al lavoro svolto da Ottopagine, prima di dar conto della nota della specialista.
"Smentisco - scrive Franco - che ciò che è stato pubblicato negli ultimi giorni riguardo al caso di Maria Ungureanu corrisponda a realtà. Non è vero che i medici legali della procura abbiano concluso che la bambina sia stata violentata nel pomeriggio del giorno precedente alla sua morte. Maria Ungureanu è stata abusata, secondo i consulenti della procura, 4-5 ore prima che annegasse, in quel momento la bambina si trovava in compagnia di due persone facilmente identificabili e le indagini hanno escluso che si tratti di Daniel e Cristina Ciocan. Inoltre, è falso che i medici legali abbiano rilevato “diverse lacerazioni interne e ferite, alcune delle quali visibili a occhio nudo” o fantomatiche “contrazioni ancora riscontrabili in sede di esame autoptico”. Voglio ricordare che Maria è morta tra le 21.15 e le 23.15, sempre secondo i medici legali della procura, in quel momento Daniel e Cristina non si trovavano a San Salvatore Telesino, lasciano infatti il paese alle 21.02, in accordo con le risultanze delle analisi delle celle telefoniche. E’ evidente che alla base dei rigetti delle due richieste di misura cautelare firmati dal giudice per le indagini preliminari Flavio Cusani ci siano solidi motivi".
Esp