Rinnovabili nel Sannio, la sfida del Fortore: così nuove speranze per il futuro

Il sindaco di Molinara, Giuseppe Addabbo: “La politica sta dimenticando le aree interne”.

rinnovabili nel sannio la sfida del fortore cosi nuove speranze per il futuro

"Parliamo di un settore, quello dell'eolico, che nel nostro Sannio oltre a creare energia pulita è la prima industria per occupazione"

Molinara.  

La battaglia dei sindaci per la vertenza delle aree interne in Campania. Giuseppe Addabbo è sindaco dal 2021 di Molinara, piccolo borgo del Fortore nel Sannio, che conta 1446 abitanti. A Otto Channel, ospite della rubrica “Punto di vista”, ha rilanciato la vertenza di un'area della regione che Manlio Rossi Doria definiva terre dell'osso.

-Sindaco, sembra che le aree interne siano scomparse dall'agenda politica. Lei che dice?

“Sì, ci sono dati allarmanti., Il calo della popolazione lo calcoliamo ogni anno in tutte le zone interne. E' una fetta del territorio che si sta abbandonando. Sono coinvolti 4mila comuni, è una catastrofe e la politica dovrebbe interrogarsi su questo. E' un dramma che segnerà la vita del nostro Paese”.

-Eppure ci sono prospettive interessanti per Sannio e Irpinia rispetto all'Alta Capacità Napoli-Bari, non crede?

“Certo, ma sono un po' preoccupato sulla logistica perché il Sannio e Benevento città siano un po' tagliate fuori a favore dell'area Grottaminarda-Ariano. Non capisco le scelte che vengono fatte. Non si guardano i territori ma più gli opportunismi. Ma è chiaro che queste sono zone di attraversamento e va bene così, ma si deve puntare anche agli insediamenti”.

-Segnali di speranza arrivano dai nuovi investimenti sulle energie rinnovabili con il via libera a un primo progetto di revamping (meno pale eoliche, più energia pulita): il Sannio si conferma provincia green, è così?

“Siamo una provincia protagonista da questo punto di vista, è un territorio che sta dando molto ma che sta ricevendo anche molto. Parliamo di un settore che nel nostro Sannio oltre a produrre energia pulita è la prima industria per occupazione. C'è anche un protagonismo dei territori ma si può fare di più se abbiamo la capacità di creare un distretto dell'energia e il Fortore ha una vocazione naturale. Si può creare un indotto, oltre alla manutenzione anche molte attrezzature per l'eolico possono essere costruite in zona. Senza dimenticare Università e centri ricerca per potenziare questo settore”.