Crisi idrica, cosa accadrebbe se il Molise dovesse tagliare la fornitura - VIDEO

Benevento. L'Amministratore delegato di Gesesa illustra scenari e soluzioni tecniche

Benevento.  

“Il fatto che possa arrivare meno acqua dal Molise non è un'ipotesi remota al di là delle notizie degli ultimi giorni”. Così l'amministratore delegato di Gesesa, Salvatore Rubbo sulla possibile nuova crisi idrica alle porte per il Sannio.

L'ingegnere Rubbo spiega (guarda intervista):  “C'è un tavolo tecnico Tra le Regioni Campania e Molise che già prevede un abbattimento delle forniture entro ottobre stimate nella misura del 25 percento e quello che sta accadendo negli ultimi giorni (Leggi altro articolo) non agevola la situazione ma non bisogna creare allarmismo anche se stiamo lavorando per trovare soluzioni e affrontare la soluzione”.

L'Ad della Gesesa del Gruppo Acea va però subito alle possibili soluzioni essendo in primis un tecnico. “C'è la rifunzionalizzazione dei due pozzi di Solopaca attualmente interessati da lavori per immettere circa 100 litri di acqua al secondo nelle tubazioni sfruttando le infrastrutture dell'Alto Calore. Una integrazione di fornitura rispetto alla portata che arrivano dal Biferno per la città di Benevento. Opere pronte ritengo – precisa l'ingegnere Rubbo - entro la fine di ottobre”.

Cosa accadrebbe se la portata idrica dal Molise dovesse essere ridotta prima?
“A quel punto ci potrebbero essere dei problemi ma siamo pronti ad affrontarli di concerto con l'Ente idrico Campano e in collaborazione con i tecnici della Regione cercheremo di fronteggiare l'emergenza anche con soluzioni 'creative' che potrebbero essere anche dispendiose dal punto di vista gestionale. Ma in un momento di emergenza l'acqua va recuperata dove c'è. Speriamo di riuscirci ma non è una cosa affatto semplice” ha chiosato l'amministratore delegato Gesesa lasciando intendere che la situazione impone costante attenzione e studio per limitare possibili disagi per i cittadini.